lunedì 27 gennaio 2025

Un porcellino ha posato per un ritratto

Gennaio è il mese degli artisti per la Read Christie 2025, e con Marco e Davide di @radicalging e il gruppo Telegramho letto Il ritratto di Elsa Greer.

Artisti come Amyas Crale, pittore di grande talento avvelenato sedici anni prima dalla moglie per gelosia. Un caso chiuso quindi, con un colpevole già assicurato alla giustizia, Carolina Crale, morta un anno dopo il processo mentre stava scontando l'ergastolo.

Ma la figlia di Amyas e Carolina, Mary, che ai tempi della tragedia aveva appena 5 anni, credendo all'innocenza della madre si rivolge a Poirot perché indaghi su quel vecchio delitto. Poirot accetta di cercare la verità, qualunque essa sia.

Ecco che quindi Poirot rivive l'intera vicenda attraverso i racconti delle persone presenti in casa Crale sedici anni prima, nel giorno del delitto e in quelli immediatamente precedenti: Elsa Greer, i fratelli Blake, Meredith e Philip, Adrienne Warren, sorella di Carolina, e Cecily Williams, la governante.

Poirot ascolta dalla viva voce delle cinque persone presenti i fatti avvenuti in quei giorni e chiede anche a ognuno di loro di redigere un resoconto scritto della vicenda così come la ricordano.

Amyas Crale, pittore di fama, sta facendo il ritratto alla giovane Elsa Greer, che nel frattempo è diventata la sua amante. Amyas non era nuovo alle relazioni extraconiugali, ma non aveva mai messo in discussione il suo matrimonio. Questa volta però la situazione appare diversa, sembra infatti che intenda lasciare Carolina per sposare Elsa.

Ecco quindi un movente: la gelosia. Per quanto riguarda il mezzo invece, Carolina ammette di aver sottratto il veleno nel laboratorio di Meredith Blake, con l'intento di usarlo per togliersi la vita. Infine l'opportunità: Carolina porta una bottiglia di birra fredda al marito che sta dipingendo.

Insomma sembra che non ci siano molte possibilità che il delitto sia stato commesso da qualcun altro. Ma con Poirot non bisogna mai dare nulla per scontato, anche un dettaglio minimo che nessuno ha notato ai tempi dell'indagine, potrebbe metterlo su una nuova pista. Sarà così? Non voglio svelarvi il finale, nel caso non l'aveste ancora letto, ma posso dirvi che la zia Agatha ci inganna sempre mettendoci la verità sotto il naso, un grande talento il suo, quindi veramente non si può dire niente con certezza fino alle battute finali.

Vi invito a leggerlo perché, nonostante sia un racconto di fatti avvenuti tanto tempo prima, la penna della Christie fa rivivere la vicenda senza fatica come se stesse accadendo sotto i nostri occhi proprio in quel momento.

Fan fact: questo romanzo è uno di quelli incentrati su una filastrocca. Sappiamo che Agatha Christie ha più volte usato una filastrocca come leitmotiv delle sue storie.
Il titolo originale infatti è Five little pigs (cinque maialini). Quando Poirot viene messo al corrente circa le persone presenti all'epoca dell'omicidio, cinque persone, oltre ovviamente a Carolina e Amyas, e alla figlia Mary, gli affiora alla mente una filastrocca infantile dove i cinque porcellini svolgono delle azioni, chi va al mercato, chi sta a casa, chi mangia l'arrosto, ecc.

"Questo porcellino andava al mercato"    Philip Blake
"Questo porcellino se ne stava a casa"   Meredith Blake
"Questo porcellino mangiava l'arrosto"   Elsa Greer
"Questo porcellino non aveva niente"     Cecily Williams
"Questo porcellino gridava: ahi ahi ahi" Adrienne Warren

Sono così intitolati i capitoli in cui Poirot parla con le persone presenti all'epoca dei fatti.

Qual è il vostro porcellino preferito



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