sabato 15 maggio 2021

Tornereste nel passato per la durata di un caffè?

Spesso ci si rifugia nella lettura per non pensare, soprattutto in questo momento in cui non possiamo vivere la nostra vita, attraverso i libri viviamo quella degli altri, come ci insegna Umberto Eco:
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria.​ Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro.

Così in questi giorni, in cui avevo meno voglia del solito di "letture serie" e cercavo un po' di leggerezza, dopo una valutazione che ora mi rendo conto essere stata superficiale, ho deciso di leggere Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi. Dalla trama mi sembrava un romanzo breve, senza troppe pretese, da leggere nel giro di 24h. Mi sbagliavo su tutto.



All'inizio credevo che la mia idea su questo romanzo fosse corretta: in un caffè di Tokyo una giovane coppia si sta lasciando perché lui deve partire per gli Usa per il lavoro dei suoi sogni, uscito dal caffè andrà direttamente all'aeroporto. Lei vorrebbe trattenerlo ma non riesce a dire nulla. Quindi lui parte. 

Classica trama da commediola senza pretese. In seguito lei scopre che in quel caffè è possibile tornare indietro nel tempo e rivivere una situazione passata vissuta proprio lì. Bene, pure quel tocco di assurdo che è perfetto per staccare la mente.

Invece da queste premesse che ritenevo banali, Toshikazu Kawaguchi ha creato una piccola bolla di magia con cui riesce a toccare le corde dell'anima.

Perché la storia è tutt'altro che banale e scontata, anzi pone l'accento sull'importanza del momento e sul tempo che ci è concesso. Certo noi non possiamo sederci in un caffè e tornare indietro nel tempo (per ora, magari un giorno chissà..) ma possiamo far tesoro di quanto imparato con questa lettura e cercare di migliorare il nostro presente e quindi il nostro futuro, migliorando la qualità del nostro tempo, dando importanza al qui e ora.

Vi consiglio questo romanzo non per evadere dalla realtà per un pomeriggio, tanto è il tempo necessario per leggere Finché il caffè è caldo, perché vi terrà veramente incollati alle pagine, ma per vivere un momento di consapevolezza e provare a portarla con voi lungo la strada che state percorrendo.

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