mercoledì 24 aprile 2024

Miss Marple e i.... 25 problemi!

Il mese di Aprile per la #ReadChristie2024 è un giro di boa: cambiamo infatti decade e dagli anni '20 passiamo agli anni '30. Via libera quindi alle opere scritte o pubblicate negli anni Trenta.

Con @radicalging e il gruppo Telegram abbiamo letto Miss Marple e i tredici problemiuna raccolta di 13 racconti pubblicata nel 1932 con protagonista Miss Jane Marple, uno dei personaggi più famosi della Christie.

Inoltre, una parte del gruppo Telegram ha letto anche Miss Marple. Dodici nuovi misteri, pubblicato nel 2022, una raccolta di racconti scritti da 12 autrici contemporanee che si mettono alla prova con l'amato personaggio di Miss Marple.



Miss Marple e i tredici problemi

Miss Marple fa la sua prima apparizione nel 1927 proprio ne Il club del martedì sera (The Tuesday Night Club), pubblicato nel Dicembre 1927 sulla rivista Royal Magazine e quindi pubblicato insieme ad altri 12 racconti in Miss Marple e i tredici problemi (The Thirteen Problems) nel 1932.

Io non sono una grande fan dei racconti in generale e, per quanto riguarda quelli Agatha Christie, i primi che ho letto sono stati quelli contenuti nella raccolta Hercule Poirot indaga (Poirot Investigates), letti a febbraio sempre per la #ReadChristie2024.

Questa volta la mia "necessità" di avere almeno un cadavere in ogni racconto è stata soddisfatta (con una sola eccezione, ma 1 su 13 è accettabile).

Questi racconti prendono il via un martedì sera a casa di Miss Marple a Saint Mary Mead, dove è ospite suo nipote Raymond West, famoso scrittore di romanzi, e altre 4 persone:  Joyce Lamprière, una pittrice e sua futura moglie (il suo nome ad un certo punto diventerà Joan); Sir Henry Clithering, ex commissario di Scotland Yard; il Dr Pender, un pastore protestante; Mr Petherick, avvocato.

Joyce propone che ognuno dei presenti racconti un mistero di cui è a conoscenza, e di cui conosca la soluzione, per vedere se gli altri riescono a risolverlo. I primi 6 racconti sono quindi il risultato di questa "sfida".

La serie prosegue un anno dopo quando Sir Henry Clithering è ospite del colonnello Arthur Bantry e sua moglie Dolly che abitano vicino a Saint Mary Mead. È lo stesso Sir Henry a suggerire a Dolly di invitare Miss Marple a cena, in qualità di grande risolutrice di misteri.

Si ritrovano quindi ancora una volta in 6 a raccontare ognuno un fatto singolare di cui sono a conoscenza: il colonnello Bantry, sua moglie Dolly, Miss Marple, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, anziano medico di Saint Mary Mead, e l'attrice Jane Helier.

L'ultima a raccontare è Jane Helier, unico enigma che non riguarda un omicidio, bensì un "furto" di cui la stessa narratrice dice di non conoscere la soluzione, "imbrogliando" quindi i presenti. Tutti si arrendono ammettendo di non poter risolvere il mistero, ma al momento di congedarsi Miss Marple le sussurra all'orecchio poche parole che fanno subito capire a Jane come l'anziana signorina abbia capito il suo "imbroglio".

L'ultimo racconto della raccolta è l'unico che non è un "racconto", se mi passate il gioco di parole. Infatti a Saint Mary Mead affoga una ragazza, Rose Emmott, figlia di Tom Emmott, gestore del Blue Boar. Miss Marple sa che non si tratta di una morte accidentale, e sa anche chi è il colpevole, ma non ha prove per rivolgersi alla polizia. Così il giorno dopo l'accaduto si reca a casa dei Bantry, per parlare con Sir Henry: gli chiede di indagare e gli consegna un biglietto con il nome del colpevole. Se le sue indagini lo porteranno ad avere prove contro questo presunto colpevole bene, altrimenti significa che la povera Miss Marple questa volta ha preso un granchio, ma lei questo non lo crede, e nemmeno Sir Henry che infatti comincia ad indagare e arriverà alla verità, la stessa che Miss Marple gli aveva prospettato.

Il mio giudizio su questi racconti è ampiamente positivo. Un paio non mi sono piaciuti e ammetto che ad un certo punto mi è venuto un po' a noia questo espediente del raccontare fatti singolari. Ho gradito infatti che sul finale ci sia stato un ritorno all'azione.

Ecco qui la mia personale classifica dei tredici racconti letti:

Inoltre questa idea di raccontare dei misteri per vedere chi riesce a risolverli mi ricorda un po' il metodo di Poirot che, comodamente seduto in poltrona, riesce a risolvere i casi solo usando le celluline grigie. In contrasto col capitano Hastings che scalpita per passare all'azione.

Miss Marple. Dodici nuovi misteri


Dodici scrittrici contemporanee accettano la sfida di far rivivere fra le pagine la zitella preferita d'Inghilterra, Miss Jane Marple. È la prima volta che persone diverse da Agatha Christie scrivono storie ufficiali di Miss Marple (come riconosciuto dalla Agatha Christie Limited, la società che gestisce i diritti letterari e mediatici delle opere di Agatha Christie in tutto il mondo dal 1955).

In questi racconti troviamo Miss Marple alle prese con vari misteri, a Saint Mary Mead come altrove in giro per il mondo, e ritroviamo anche tanti personaggi noti.

Per primo il nipote Raymond West che manda la zia ai 4 angoli del globo, a Manhattan, Cape Cod, Londra, in Italia e persino su una nave da crociera in viaggio verso Honk Hong, a volte in sua compagnia e di sua moglie Joan, a volte da sola.

Poi il vicario di St. Mary Mead, Leonard Clement, sua moglie Griselda e il nipote Dennis, diventato agente di polizia, in un sequel de La morte nel villaggio, La seconda morte nel villaggio, di Val Mc Dermid.

E ancora il colonnello Bantry e la moglie Dolly, ancora residenti a Gossington Hall, nel racconto Il Natale di Miss Marple di Ruth Ware e poi solamente Dolly in un periodo successivo alla morte del colonnello e alla vendita della tenuta, nel racconto La scomparsa di Leigh Bardugo. 

Immancabile Sir Henry Clithering, mentre solamente citate, come un piccolo cameo, Carrie Louise e Ruth Van Rydock, amiche d'infanzia di Miss Marple, che compaiono in Giochi di prestigio, del 1952.

I racconti mi sono piaciuti molto, ho ritrovato con piacere la sferruzzante presenza di Miss Marple, sempre acuta nonostante l'età che avanza. 
Addirittura nel racconto di Karen McManus, Gente che uccide, Raymond è già nonno di una ragazzina adolescente, Nicola, che, possiamo dire, raccoglie idealmente il testimone di Miss Marple e non si tira indietro davanti a un mistero.

Una peccato però è che in questo caso più di un racconto non è corredato da un omicidio, e questa, per un racconto giallo, la reputo una spiacevole mancanza di attenzione verso il lettore.

Ecco qui la mia personale classifica dei dodici racconti letti:


Fun Fact e spoiler


Miss Marple e i tredici problemi - Il club del martedì sera


Il racconto che mi ha più colpito di questa raccolta è stato Il CLub del martedì sera, quello da cui prende l'avvio tutto.

Sir Henry Clithering racconta di una cena a cui hanno preso parte tre persone: i signori Jones, marito e moglie, e la dama di compagnia di Mrs Jones, Miss Clark. Dopo la cena tutti si sentono male, ma Mrs Jones muore
Quando la notizia della disgrazia si diffonde, una cameriera di un albergo di Birmingham, dove aveva alloggiato Mr Jones per un viaggio di lavoro appena prima della cena "sfortunata", rivela di aver trovato, nella sua camera, una carta assorbente su cui erano rimaste impresse alcune parole di una lettera:

Entirely depend on my wife [...] when she is dead I will [...] hundreds and thousands [...]

Completamente dipendente da mia moglie [...] quando sarà morta io [...] centinaia e migliaia [...] 


Queste dichiarazioni scatenano inevitabilmente dei pettegolezzi su come Mr Jones aspettasse la morte della moglie per mettere le mani sul suo denaro e potrebbe quindi aver avuto un ruolo nella tragica fine della consorte. Viene dunque riesumato il cadavere e viene trovato dell'arsenico, ma non si riesce a capire come Mr Jones possa aver somministrato il veleno. 

Mr Jones, dopo la cena, porta personalmente alla moglie una tazza con un rimedio per il mal di stomaco, ma è la sua dama di compagnia a consumarlo. E prima della cena non avrebbe avuto il tempo di fare nulla, essendo appena rientrato da un viaggio.

Non c'è via d'uscita ma Miss Marple arriva facilmente alla soluzione. Purtroppo nella traduzione italiana sembra che la estragga da un cappello a cilindro come un prestigiatore. 

Dal momento che alla cena era stato servito il dolce, ed essendo la destinataria della lettera la cuoca Gladys, Miss Marple afferma che sui dolci ci sono sempre centinaia e migliaia di zuccherini colorati, ed erano quelli ad essere avvelenati. La dama di compagnia era a dieta e quindi il dolce non l'ha toccato, il marito ha eliminato gli zuccherini dalla sua porzione prima di mangiarlo. Mrs Jones non aveva scampo.

La soluzione quindi sembra proprio tirata per i capelli ma leggendo invece il racconto in lingua originale è tutto chiaro.

Hundreds and thousands è il nome con cui è venduto in Inghilterra un tipo di zuccherini colorati abitualmente messi sulla zuppa inglese (trifle), il dolce servito quella sera. Ed essendo la missiva indirizzata alla cuoca, Miss Marple ha subito capito tutto.


Qui non incontriamo tagli nella storia, come capita spesso con le opere della Christie a causa del periodo storico in cui sono state tradotte, probabilmente perchè trattandosi di racconti non ci sono ampie descrizioni da tagliare. Qui ci troviamo davanti a qualcosa che in effetti è intraducibile, se non come è stato fatto. 

In queste occasioni però una nota di traduzione sarebbe assolutamente necessaria secondo me, perchè, anche se non è comunque possibile affermare che il lettore abbia gli stessi elementi del detective per poter risolvere il caso, almeno gli viene data una spiegazione plausibile.

Nei racconti e romanzi che narrano un'epoca e un'ambientazione così diversa dal nostro quotidiano, sarebbe interessante e anche arricchente mantenere tutte quelle caratteristiche che sottolineano le diversità sociali e culturali citate. Purtroppo però all'epoca le traduzioni tendevano a reinterpretare tutto in chiave nazionalista e ne abbiamo degli esempi proprio in questo racconto.

Intanto la cena è a base di insalata, formaggio, pane e aragoste (lobsters), che diventano gamberetti, e zuppa inglese (trifle), che diventa un generico dolce.

Ma il cambiamento più sorprendente è relativo al rimedio che Mr Jones porta alla moglie per lo stomaco. Mrs Jones infatti chiede una ciotola di amido di mais (bowl of cornflour), utilizzato in Inghilterra per calmare lo stomaco, a base di amido di mais, latte e zucchero. 

La donna però alla fine decide che non ne ha più voglia. La sua dama di compagnia le fa notare come sia perfetta e senza grumi e di come lei invece la prenderebbe volentieri perchè sta morendo di fame, per via della dieta.

Nella traduzione italiana però diventa una tazza di camomilla. Ma una persona che sta morendo di fame, farebbe carte false per una tazza di camomilla? Forse no.


Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Miss Marple conquista Manhattan

In questo racconto di Alyssa Cole, Miss Marple è a New York con il nipote Raymond e la moglie Joan, per il debutto a Broadway di una rappresentazione tratta da un suo romanzo, Squallido e sgradevole.

Scopriranno, con rammarico di Raymond, che in realtà non si tratta di West a Broadway ma di West Broadway, dove l'opera sarà messa in scena da un cast "allontanato" da Broadway per le idee politiche.

In questo racconto l'ambientazione è molto curata. Miss Marple alloggia al Martinique Hotel, un edificio di 18 piani nel cuore di Midtown Manhattan, costruito nel 1898, un'icona del design rinascimentale francese. Inoltre Miss Marple farà un'escursione ai grandi magazzini Gimbels, proprio dall'altro lato della strada, inaugurati il 29 settembre 1910 e chiusi nel 1986.

Viene anche citata Marina Gregg, l'attrice che con il marito aveva acquistato Gossington Hall. Il romanzo a cui si fa riferimento è Assassinio allo specchio, pubblicato nel 1962. Questo, e altri piccoli dettagli, ci fanno capire che il racconto è ambientato negli anni Sessanta.




Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Il Natale di Miss Marple

Questo racconto di Ruth Ware è ambientato a Gossington Hall. Raymond e la moglie Joan trascorrono presso il cottage di Miss Marple a St. Mary Mead le festività natalizie e sono tutti ospiti del capitano Bantry e della moglie Dolly per il pranzo di Natale. Oltre a loro l'immancabile Sir Henry Clthering e i Dashwood, il maggiore Carlton, la moglie Esme e il nipote Ronald, cacciato da Oxford per il gioco d'azzardo.

Subito prima di mettersi a tavola Mrs Dashwood si accorge che le sue preziose perle sono sparite e scatena il finimondo. Viene chiamata la polizia e sembra che il colonnello Bantry dovrà mettere mano al portafogli per risarcire personalmente i Dashwood dal momento che viene accusato della sparizione un suo domestico, e pare che l'assicurazione del gioiello sia scaduta.

Ma a Miss Marple non la si fa sotto il naso. Rimasta a Gossington Hall per la notte a causa della neve, sorprende Mrs Dashwood che tenta di recuperare le sue perle da una corona di vischio appesa in salotto.

Si tratta infatti di una messinscena: la mattina di Natale, mentre sono tutti in chiesa, Ronald deve consegnare le perle ad un complice esterno. Il maltempo però manda a monte il piano così Ronald disfa la collana, brucia il filo, nasconde le perle nella corona di vischio fermandole con degli spilli e butta il fermaglio dalla finestra.

L'idea però non è farina del suo sacco. Per tutta la permanenza a Gossington Hall infatti passa il tempo a leggere e sarà proprio la sua lettura a suggerirgli il nascondiglio perfetto per le perle. Si tratta di Hangman's holiday, una raccolta di racconti di Dorothy L. Sayers del 1933.

Un racconto senza omicidio ma che non fa rimpiangere questa mancanza.


Miss Marple. Dodici nuovi misteri - La scomparsa

La raccolta di nuovi racconti chiude decisamente col botto con ques'ultimo racconto di Leigh Bardugo, che ha dato un segno molto forte.

Miss Marple è a Londra a casa di Raymond ma preferirebbe decisamente essere nel suo confortevole cottage. In risposta ai suoi desideri arriva la telefonata di Dolly Bantry che la prega di rientrare immediatamente a St. Mary Mead perchè c'è bisogno di lei: Micheal, il figlio dei Barnsley-Davis, nuovi proprietari di Gossington Hall, è sparito a una settimana dalle nozze e con lui sono spariti anche dei gioielli.

Contenta di rientrare prima del previsto, Miss Marple acconsente alla richiesta dell'amica. Appena rientrata a casa cerca di rimettersi al passo su quello che è accaduto in paese in sua assenza e scopre che è morta una ragazza, Genevieve, suicida, e che le due vicende sono legate.

Micheal infatti ha "messo nei guai" Genevieve e se ne è lavato le mani. La ragazza si è confidata con Dolly, che decide di affrontare il ragazzo minacciandolo di rivelare tutto alla famiglia. Purtroppo lui passa ai fatti e le mette le mani al collo. A Dolly non resta che afferrare il bollitore e colpirlo.



A quel punto decide di far sparire il corpo seppellendolo in giardino, ecco perchè di lui non c'è più traccia. Miss Marple ovviamente mette insieme tanti piccoli indizi e scopre tutto.

Indubbiamente Leigh Bardugo è quella che ha osato più di tutte col suo racconto, facendo addirittura commettere un omicidio a Dolly Bantry, anche se per legittima difesa. Peccato però che poi decida di occultare il cadavere

Certo, non l'ha fatto commettere a Miss Marple, però la cara vecchietta decide di coprire la sua amica e le propone di andare con lei alle Canarie, dove Raymond l'ha invitata a passare l'inverno, e dove non sarà difficile, al ritorno, affermare di aver visto qualcuno che sembrava proprio Micheal.

Questo è decisamente il mio racconto preferito dei dodici proprio perchè rompe gli schemi e ci propone una visione più moderna di Miss Marple e degli abitanti di St. Mary Mead.

E alla fine aveva ragione Miss Marple fin dall'inizio: la natura umana è uguale dappertutto. E aggiungerei che nessuno è al di sopra di ogni sospetto.

lunedì 25 marzo 2024

Chi è l'uomo vestito di marrone?

Per la tappa di Marzo della #ReadChristie2024, l'ultima dededicata agli anni Venti, ho letto L'uomo vestito di marrone, pubblicato nel 1924, uno dei titoli meno apprezzati delle opere di Agatha Christie.

Per me è stata una rilettura ma, avendolo letto più di 20 anni fa, non ricordavo assolutamente nulla, nemmeno se mi fosse piaciuto. Convinta che, se l'avessi detestato ne avrei avuto ricordo, ho iniziato ottimisticamente la lettura.

La vicenda si sviluppa attorno al personaggio di Anne Beddingfield, una giovane donna rimasta orfana per la prematura morte del padre, stimato antropologo. Anne quindi, dal piccolo paesino inglese d'origine, si trasferisce a Londra, ospite dell'avvocato del padre, per cercare lavoro.

Qui incappa in quello che apparentemente può sembrare un incidente: nella stazione della metropolitana di Hyde Park un uomo cade sui binari. Un altro, vestito di marrone, dichiarandosi medico, esamina il corpo e non può fare altro che constatarne il decesso.

Anne rimane molto colpita dall'accaduto ma è piena di dubbi. Tanto per cominciare il sedicente dottore, a ripendarci, non sembrava per niente un dottore. Poi lei stessa ha visto la vittima cadere dalla banchina dopo aver messo un piede in fallo per uno spavento, causatogli dalla vista di qualcuno, probabilmente dietro di lei. Ma chi? Potrebbe trattarsi proprio del "dottore"? Inoltre quest'ultimo, allontanandosi dopo l'incidente ha perso un foglietto, che Anne ha prontamente raccolto, con la scritta: 17.1 22 Kilmorden Castle. Ma che significa?

Anne scopre che il Kilmorden Castle è un piroscafo che salperà da Southampton di lì a pochi giorni, alla volta del Sudafrica. Decide quindi di lasciare Londra e investire tutti i suoi averi per comprare un biglietto: si imbarcherà perciò sul Kilmorden Castle dove conoscerà i vari passeggeri, legando in particolare con Suzanne Blair e il capitano Race.

Ad un certo punto deciderà di mettere Susan a parte della sua "indagine". Ma insieme riusciranno a scoprire chi è l'uomo vestito di marrone e a ritrovarlo?

Il mio giudizio su questo romanzo è ampiamente positivo anche se, posso dirlo senza fare spoiler dato che è una costante Christiana, incappiamo nell'immancabile storia d'amore, questa volta meno campata per aria del solito però.

E voi cosa avete letto questo mese?

E se avete letto, adesso o in passato, L'uomo vestito di marrone, cosa ne pensate? 

domenica 4 febbraio 2024

"L'assassinio di Roger Ackroyd", o forse dovremmo dire l'assassino?

Quest'anno la #ReadChristie2024, come abbiamo visto, è improntata sulle varie decadi del lavoro di Agatha Christie e ovviamente si parte dagli anni '20, quando Agatha pubblicò il suo primo romanzo Poirot a Styles Court (The mysterious affair at Styles).

Ormai sappiamo tutti che questo romanzo fu il risultato di una scommessa con la sorella Madge. Dopo la lettura de Il mistero della camera gialla di Gaston Le Roux (1908), Agatha confidò a Madge che le sarebbe piaciuto cimentarsi nella scrittura di un romanzo poliziesco.

Madge, poco convinta del successo dell'impresa, sfidò la sorella a scrivere un romanzo e pubblicarlo. Il resto possiamo dire che è storia.

Per il mese di Gennaio della #ReadChristie2024 ho letto L'assassinio di Roger Ackroyd, del 1926, sicuramente uno dei romanzi più famosi e anche controversi della Christie.



L'intera vicenda si svolge in un paesino dove tutti si conoscono e sanno tutto di tutto, anche se forse qualcuno un po' prima e un po' più degli altri: King's Abbot.

Di recente però il Villino dei Larici è stato affittato ad uno straniero dedito alla coltivazione delle zucche. Nessuno è ancora riuscito a scoprire nulla sul suo conto ma noi lo conosciamo benissimo. Infatti, anche se in paese tutti pensano che il suo nome sia Porrot e qualcuno addirittura lo crede un parrucchiere in pensione, si tratta in realtà del celeberrimo investigatore belga Hercule Poirot, ritiratosi a vita privata.

La storia si apre con la morte della signora Ferrars, spinta al suicidio da un ricatto. La donna infatti, innamorata di Roger Ackroyd e decisa a liberarsi del gretto marito, un anno prima lo aveva avvelenato. Qualcuno però sapeva e da un anno la ricattava.

Prima di morire la donna confida la tragedia che sta vivendo ad Ackroyd, il quale non la prende molto bene. Alla signora Ferrars non resta che farla finita, affidando il nome del ricattatore e la preghiera di vendicarla ad una lettera per Ackroyd. Lettera che purtroppo segnerà il destino di Ackroyd stesso, che morirà pugnalato nel suo studio, prima di poterla leggere.

Ma perché questo romanzo è stato così criticato? All'epoca della pubblicazione Agatha Christie fu accusata di aver imbrogliato i lettori.

Si tratta di un romanzo così noto che ritengo tutte le persone interessate al genere conoscano il nome dell'assassino, ma se non siete fra queste e/o non avete ancora letto il libro, allora non proseguite oltre se non gradite SPOILER.

Il romanzo è narrato in prima persona dal dottor James Sheppard, che abita accanto al Villino dei Larici insieme alla sorella Caroline, vera anima di King's Abbot.

È lo stesso Sheppard a raccontarci che Ackroyd l'aveva invitato a cena a villa Fernly la sera della sua morte e in un colloquio privato nel suo studio lo aveva messo a parte delle confidenze ricevute dalla signora Ferrars appena il giorno prima. E proprio mentre il dottore era in compagnia del signor Ackroyd, Parker, il maggiordomo, gli aveva consegnato, insieme all'altra posta, la lettera della signora Ferrars.

La lettera era stata consegnata alle nove meno venti. Erano esattamente le nove meno dieci, quando lo lasciai senza che lui l'avesse letta. Esitai un attimo, con la mano sulla maniglia della porta, domandandomi se avevo fatto tutto quello che potevo.

Queste parole del capitolo IV del dottor Sheppard sono la chiave di tutto il romanzo. Perché in quei dieci minuti il dottore ha ucciso Roger Ackroyd.


Così l'assassino è dunque il dottore. Ma non solo, è anche colui che ricattava la signora Ferrars e l'ha spinta al suicidio. Nel ruolo di medico, il dottor Sheppard aveva avuto modo di capire che il signor Ferrars non era affatto morto di morte naturale.

Ma il dottor Sheppard è anche il narratore, ruolo che normalmente nei romanzi con Poirot spetta al capitano Hastings. Ruolo che solitamente i lettori sono abituati a considerare al di sopra di ogni sospetto

Ecco perché inizialmente sembra che Agatha Christie abbia imbrogliato, venendo meno a un patto non scritto con il lettore. Vedremo comunque che lo farà ancora.

Ma rileggendo il romanzo, conoscendo già il nome del colpevole, gli indizi ci saltano agli occhi, uno sopra tutti la frase citata prima. Il dottore si guarda indietro per vedere se tutto è a posto: Ackroyd è morto, la lettera della signora Ferrars è sparita e tutto è come deve essere al momento del ritrovamento del cadavere. 

Il dottore se ne va indisturbato dal luogo del crimine ma ha già un piano per ritornare ed essere sul posto al momento della scoperta del delitto. Incarica un suo paziente di chiamarlo ad una certa ora la sera stessa: la telefonata sarà la scusa per tornare a villa Fernly affermando di avere ricevuto la notizia che Roger Ackroyd è stato assassinato.

Alla fine del romanzo tutti i particolari vengono messi ognuno al proprio posto da Poirot, chiamato ad indagare dalla nipote di Ackroyd, il quale accusa il dottor Sheppard dell'omicidio. Ma è davvero così? Non tutti ne sono convinti. 

Pierre Bayard scrive un saggio molto interessante a questo proposito, Chi ha ucciso Roger Ackroyd (1998) in cui mette in dubbio la colpevolezza del dottore. In effetti i punti oscuri restano tanti.

Per cominciare, Bayard si chiede come potesse il dottore essere sicuro che la signora Ferrars avesse scritto una sola lettera in cui lo accusava del ricatto. Avendo intenzione di suicidarsi perché limitarsi ad una sola lettera all'amato invece di denunciarlo anche alla polizia? In questo caso l'omicidio di Roger Ackroyd non avrebbe risolto il problema. 

Inoltre l'alibi che il dottore si è costruito (mai termine fu usato più a proposito), e cioè il dittafono modificato per attivarlo ad un orario preciso, richiedeva una premeditazione maggiore di quella che è possibile dalla cronologia degli eventi. Inoltre abbiamo visto che difficilmente il dottore poteva disporre di privacy in casa propria: tenere nascosto qualcosa a Caroline non era certo possibile.

E ancora, la sera del delitto il dottore si è recato a villa Fernly con, dentro la valigetta, un dittafono, un'arma portata da casa e le scarpe di Ralph Paton. Più che una valigetta da medico sembra che avesse con sé la borsa di Mary Poppins. Per fortuna nessuno dei presenti si è sentito male nel corso della cena. Non credo che ci sarebbe stato il posto per altro nella valigetta del dottore!

Infine Bayard ci fa notare che il dottor Sheppard non ha mai affermato di aver ucciso Ackroyd, ma solo di averne avuto l'intenzione. Avrebbe avuto davvero il coraggio di arrivare fino in fondo?

E allora chi? si chiede Bayard. Qualcuno che ha una posizione di visibilità nella storia ma che nessuno sospetta. Qualcuno non presente alla cena a villa Fernley ma comunque in grado di recarvisi per avere un colloquio con Ackroyd all'insaputa di tutti. Qualcuno che, grazie alla sua rete di informatori, è al corrente delle vicende personali di casa Ferrars e della posta che entra ed esce da quella casa. In una parola Caroline Sheppard!

Ovviamente Caroline ha ucciso per proteggere suo fratello, che era effettivamente il ricattatore della signora Ferrars. E il dottore, per proteggere sua sorella porrà fine alla sua vita con una dose di Veronal.

Quindi che decidiamo di seguire la tesi di Poirot, che identifica nel dottore l'assassino, sia che decidiamo invece di dubitare seguendo Bayard, questo resta uno dei miei romanzi preferiti di Agatha Christie.

E voi cosa ne pensate? Avete sospettato del dottore leggendo o invece eravate orientati su altri e la soluzione non vi ha convinto?




 



mercoledì 27 dicembre 2023

Tutti pronti per la #ReadChristie2024?

Anche il 2024 avrà la sua #ReadChristie!

Ed ecco finalmente svelato il tema: quest'anno il focus della challenge #ReadChistie2024 sarà il lavoro di Agatha Christie nelle varie decadi della sua attività.



L'anno sarà diviso in 4 trimestri e per ognuno potrà essere letta ogni opera scritta o pubblicata nella decade o decadi assegnate.

Libero spazio quindi alle prime avventure come alle ultime, ai romanzi e ai racconti e, perché no, alle opere teatrali. Potremo passare l'anno coi più gettonati Poirot e Miss Marple, ma anche avventurarci in compagnia di Parker Pyne o di Tommy e Tuppence.

Quest'anno non ci sarà quindi un movente da cercare o un'arma del delitto da prendere in considerazione. E nemmeno una destinazione per la nostra avventura. Non sarà più richiesto un protagonista particolare o una tipologia di delitto. Quest'anno tutto è concesso, a patto che sia stato scritto o pubblicato nella decade giusta!

Ecco qui lo schema con le decadi da seguire nei vari mesi e anche l'indicazione della scelta fatta da @officialagathachristie:

  •  Gennaio, 1920: Poirot a Styles Court
  •  Febbraio, 1920: Avversario segreto
  •  Marzo, 1920: Il mistero del treno azzurro
  •  Aprile, 1930: La morte nel villaggio
  •  Maggio, 1930: La serie infernale
  •  Giugno, 1930: 10 piccoli indiani
  •  Luglio, 1940-50: Alla deriva
  •  Agosto, 1940-50: Un delitto avrà luogo
  •  Settembre, 1940-50: Le due verità
  •  Ottobre, 1960-70: Assassinio allo specchio
  •  Novembre, 1960-70: Sono un'assassina?
  •  Dicembre, 1960-70: Gli elefanti hanno buona memoria

Io non vedo l'ora di cominciare. Come al solito seguirò la challenge insieme a Davide e Marco di @radicalging, Sara di @istantanea_di_un_libro, Laura e Chiara di @sisters.books e tutto il gruppo TelegramEd ecco l'elenco di quello che leggeremo noi quest'anno: 

  •  Gennaio, 1920: L’assassinio di Roger Ackroyd
  •  Febbraio, 1920: Hercule Poirot indaga
  •  Marzo, 1920: L’uomo vestito di marrone
  •  Aprile, 1930: Miss Marple e i tredici problemi
  •  Maggio, 1930: Assassinio sull’Orient Express
  •  Giugno, 1930: La morte nel villaggio
  •  Luglio, 1940-50: C’è un cadavere in biblioteca
  •  Agosto, 1940-50: Corpi al sole
  •  Settembre, 1940-50: Poirot e la salma
  •  Ottobre, 1960-70: Un cavallo per la strega
  •  Novembre, 1960-70: Passeggero per Francoforte
  •  Dicembre, 1960-70: Il caso del dolce di Natale e altre storie


Ci sono anche un paio di titoli poco amati dai fan della Christie. Non devo nemmeno dirvelo, sapete già che si tratta de L’uomo vestito di marrone e Passeggero per Francoforte.

L’uomo vestito di marrone l'ho già letto ma inutile dire che non ricordo nulla. Mentre invece Passeggero per Francoforte non l'ho mai letto e sono proprio curiosa di vedere se è terribile come dicono tutti.

Siete pronti per immergervi in un anno di letture di Agatha Christie? E vi piacciono le scelte fatte? Se non fossero di vostro gusto non preoccupatevi, quest'anno ce n'è veramente per tutti i gusti.

Qual è la vostra decade preferita? Ne avete già scelta una? Scegliere è davvero difficile. Fatemi sapere quale preferite.

Buona #ReadChistie2024 a tutti!



lunedì 28 agosto 2023

È troppo facile: infatti ho indovinato il colpevole!

Per la tappa del mese di Agosto della #ReadChristie2023 ho letto È troppo facile, un romanzo del 1939 in cui non sono presenti i soliti investigatori: questa volta ad indagare è Luke Fitzwilliam, un ex poliziotto appena tornato in Inghilterra dopo anni di assenza, che incontra sul treno per Londra Lavinia Pinkerton. L'anziana signorina sta andando a Scotland Yard per denunciare una serie di morti sospette che si stanno verificando nel paese dove vive, Wychwood-under-Ashe. Ritiene infatti che si tratti di delitti di cui crede di conoscere l'autore, anche se non ne fa il nome a Fitzwilliam, ed è sicura che stia per colpire ancora. La signorina Pinkerton fa invece alcuni nomi delle vittime citando anche quella che ritiene essere la prossima: il dottor Humbleby.



Luke pensa che la signorina Pinkerton abbia una fervida immaginazione e non dà troppo peso alle sue affermazioni. Il giorno seguente però legge sul giornale che l'anziana donna è stata investita da un'auto a due passi da Scotland Yard ed è morta.

Quando poi apprende anche della morte del dottor Humbleby comincia a pensare che non sia una coincidenza e decide di indagare.

Fortuna vuole che un amico abbia una cugina proprio a Wychwood-under-Ashe disposta ad ospitare Luke facendolo passare per un cugino, lì per raccogliere materiale per un libro sul folklore locale.

Per Fitzwilliam cominciano quindi le indagini "sotto copertura" sulle morti sospette avvenute in paese e arriverà a una sconvolgente conclusione.

Per me è stata una prima lettura e mi è piaciuta molto; inoltre, cosa rara, ho indovinato il colpevole.

Voi invece cosa avete letto per la tappa della #ReadChristie2023 di questo mese?

lunedì 27 marzo 2023

Poirot si annoia

Per la tappa di Marzo della #ReadChristie2023 la traccia prevedeva una lettura in cui il delitto ruotasse attorno al movente della RABBIA.

Con Davide e Marco di @radicalging, Sara di @istantanea_di_un_libro e Chiara e Laura di @sisters.books abbiamo letto Poirot si annoia, del 1955.




La vicenda prende l'avvio dall'improvvisa disattenzione della signorina Lemon nello svolgimento dei propri compiti: 3 errori in una lettera appena dettata sorprende Poirot che ne chiede immediataente conto all'efficientissima segretaria, la quale, rammaricata, ravvisa nella preoccupazione per la sorella la motivazione di tale inusuale distrazione.

La sorella, la signora Hubbard, infatti dirige un pensionato per studenti dove ultimamente sono avvenuti piccoli furti e fatti curiosi.

Messo al corrente della situazione, Poirot decide di interessarsene, non avendo al momento nessun caso per le mani, ma soprattutto perchè pensa che finchè la faccenda non sarà risolta la signorina Lemon non tornerà la perfetta ed efficiente segretaria di sempre.

D'accordo con la signora Hubbard, Poirot si reca quindi alla pensione per conoscere gli studenti e farsi un'idea della situazione, con la scusa di tenere una piccola conferenza sulla criminalità e sui suoi casi più celebri. Questo trucco però non inganna i ragazzi che mettono subito in relazione la presenza di Poirot al pensionato con i recenti furti. Infatti la persona responsabile delle sparizioni, Celia Austin, si fa avanti spontaneamente dopo la serata, offrendosi anche di rimborsare chi ha subito un danno.

Sembrerebbe tutto sistemato, anche se Celia nega risolutamente di essere colpevole di alcune stranezze avvenute. E dopo aver ammesso i furti perchè negare i fatti più sciocchi? Perchè in effetti quello che pareva essere un semplice caso di piccoli furtarelli e dispetti fra studenti si rivela invece essere un caso molto più complesso, tant'è che non bisognerà aspettare molto perchè ci scappi il morto.

Si tratta proprio di Celia, apparentemente suicida, ma ben presto la faccenda si rivela per quello che è: un omicidio. Si tratta solamente del primo di una serie, prima che Poirot riesca a mettere al proprio posto tutte le tessere del puzzle.

Per me si trattava di una rilettura, anche se ammetto che non ricordavo praticamente nulla, fatta eccezione per l'ambientazione, che è stato ciò che inizialmente mi ha portato a scegliere un'altra lettura, perchè pur non avendo memoria della trama, lo accomunavo a Macabro Quiz (dove la vicenda si svolge in un collego femminile), uno dei romanzi che ho più odiato della Christie.

Alla fine però, dopo aver completato la lettura alternativa (Le due verità), ho comunque deciso di leggere anche Poirot si annoia. Continua a non essere uno dei miei romanzi preferiti, ma dal momento in cui si entra nel vivo della storia la lettura è stata gradevole, soprattutto dopo la morte della signora Nicoletis, la proprietaria della pensione, il personaggio che ho più odiato.

E voi cos'avete letto per la tappa di Marzo della #ReadChristie2023?

domenica 19 febbraio 2023

Il terrore viene per posta

La mia lettura per la tappa di Febbraio della #ReadChristie2023 è stata Il terrore viene per posta del 1942.

I fratelli Jerry e Joanna Burton si trasferiscono per un periodo in una ridente località di campagna, Lymstock, poichè Jerry è stato vittima di un incidente aereo e il medico gli ha prescritto "aria salubre, vita tranquilla e niente da fare". I due quindi prendono in affitto la casa della vecchia signorina Emily Barton, Little Furze, a circa un miglio da Lymstock.

Non passa molto tempo dal loro arrivo che la tranquilla e noiosa vita di campagna si presenta alla loro porta, sotto forma di lettera, e per essere più precisi di lettera anonima. La missiva è indirizzata a Jerry ed è scritta con lettere tagliate da fogli stampati e incollate a formare frasi volgari e accusatorie, che insinuano che Jerry e Joanna non siano in realtà fratello e sorella.

Considerata come l'espressione di un malcontento verso due forestieri, la lettera viene bruciata. Solo in seguito, cominciando a frequentare gli abitanti di Lymstock, Jerry e Joanna si rendono conto di essere capitati nel bel mezzo di un'ondata di lettere anonime e quella indirizzata a Jerry non era che una fra tante. Sembra che la vita di campagna non sia così tranquilla e noiosa come aveva prescritto il medico dopo tutto.

E dopo tante lettere con insinuazioni false e particolari scabrosi, alla fine una di queste colpisce nel segno: la moglie dell'avvocato Symmington si suicida dopo averne ricevuta una.

La faccenda si fa ancora più seria quando, una settimana dopo, la domestica dei Symmington viene uccisa. Chi sarà l'autore delle lettere anonime? Si tratta di una donna istruita e insospettabile come ritiene la polizia? E sarà anche colpevole dell'omicidio? Difficile dirlo, ma ormai alla fine dell'avventura arriva Miss Marple a riunire tutti i fili e a spiegarci cos'è successo.

Questo è uno dei miei romanzi preferiti della Christie, infatti l'ho letto più volte. L'ambientazione classica nella campagna inglese e la ristretta cerchia di persone fra cui cercare il colpevole sono i miei ingredienti preferiti per un romanzo giallo.

Jerry e Joanna Burton poi mi sono piaciuti moltissimo e non mi hanno fatto rimpiangere personaggi del peso di Poirot o una presenza più importante di Miss Marple, che in effetti in questo caso non era affatto necessaria.

E voi l'avete letto? COsa ne pensate?


domenica 29 gennaio 2023

Il caso dei cioccolatini avvelenati

Da tempo volevo leggere Il caso dei cioccolatini avvelenati di Anthony Berkeley, pubblicato per la prima volta nel 1929.

Anthony Berkeley fu uno degli esponenti della cosiddetta "Età dell'oro dei libri gialli". Il suo personaggio più famoso fu Roger Sheringham, protagonista di dieci romanzi, il più famoso dei quali è appunto questo che ho appena letto.



La storia prende l'avvio durante una riunione del Club del crimine, quando il presidente, Roger Sheringam, propone di indagare su un delitto reale, un omicidio.

All'assemblea è presente l'ispettore Moresby di Scotland Yard, che illustra il caso ai soci. 


Sir Eustace Pennefather ha ricevuto una scatola di cioccolatini presso il suo club, il Rainbow Club, inviata apparentemente dalla famosa ditta di dolciumi Mason & Sons come campione omaggio per saggiare la qualità di un nuovo prodotto. Sir Pennefather però detesta i cioccolatini e li regala al socio Graham Bendix lì presente, il quale gli ha appena raccontato di aver perso una scommessa con la moglie e il premio in palio era appunto una scatola di cioccolatini.

Mr Bendix porta i cioccolatini a casa e li offre alla moglie. Lui stesso ne assaggia un paio, mentre la moglie ne mangia otto. Bendix torna quindi al circolo e si sente male mentre la moglie, rimasta a casa, muore. Dopo qualche accertamento si scopre che i cioccolatini erano avvelenati.



Chi ha tentato di uccidere Sir Eustace Pennefather, il quale, non è certo un segreto, è famoso per condurre una vita alquanto dissoluta?

La polizia non riesce a venirne a capo, quindi Sheringam, ottenuto il permesso da Scotland Yard, propone ai soci del Club del crimine di indagare e di presentare, a turno, la propria teoria sul delitto.


Si incontreranno tutti ogni sera a partire dal lunedì successivo per esporre le proprie conclusioni. L'ordine di esposizione è estratto a sorte ed è il seguente:

  • Sir Charles Wildman
  • signora Mabel Fielder-Flemming
  • signor Morton Harrogate Bradley
  • signor Roger Sheringham
  • signora Alicia Dammers
  • signor Ambrose Chitterwick

Ai soci non resta che indagare. Qualcuno risolverà il caso? E chi dei sei sarà?


Il libro mi è piaciuto davvero molto, l'espediente di esporre ciascuno la propria soluzione del caso è ben pensata secondo me ed anche insolito, come è insolito il finale.

L'avete già letto? Vi è piaciuto? Fatemi sapere.

martedì 3 gennaio 2023

La prima lettura del 2023

Questo nuovo anno è iniziato bene sotto l'aspetto delle letture. Spero di continuare su questo registro e non bissare il 2022, che è stato un anno di assai scarse letture, come mi ricorda Goodreads sottolineando che non ho raggiutno l'obiettivo di 30 libri che mi ero prefissato, ben al di sotto dei 57 letti nel 2021 (superando l'obiettivo di 55).

Al di là dei numeri, che in realtà non significano niente, ho risentito della scarsa quantità di letture fatte. Era come se sentissi la mancanza di qualcosa e allo stesso tempo non riuscissi a porvi rimedio.

Quindi, dal momento che è risaputo che chi ben comincia è a metà dell'opera, voglio cavalcare l'onda dell'entusiasmo e parlarvi della mia prima lettura di questo 2023 appena iniziato.

Si tratta di un libro giallo del 1953, scritto da Constance Lindsay Taylor con lo pseudonimo di Guy Cullingford: Il morto che non riposa (titolo originale Post mortem).


Mi aveva incuriosito la trama in quarta di copertina ma mai mi sarei aspettata un investigatore dilettante così particolare.

Il romanzo infatti viene raccontato in prima persona dallo scrittore Gilbert Worth che però dopo poche pagine muore, con un colpo di pistola alla tempia, non prima di averci raccontato però di due attentati alla sua vita a cui è fortunatamente scampato.

In breve tempo il caso viene archiviato come suicidio, dato che l'arma è rinvenuta in mano al cadavere, ma qualcuno ha dei dubbi su questa eventualità, uno sopra tutti lo stesso Gilbert Worth, che immediatamente dopo lo sparo si ritrova in forma incorporea accanto al suo corpo senza vita.

Non appena resosi conto della situazione, Gilbert decide di indagare per scoprire chi, dopo i primi due attentati falliti, è riuscito a mandarlo al Creatore, anche se in realtà al momento non è la definizione più adatta, non essendo al cospetto di nessuna entità superiore ma ancora nella sua vecchia dimora vittoriana, anche se nessuno può vederlo.

Sfruttando questa nuova veste di spettro, Gilbert è in grado di ascoltare i discorsi di tutti in casa, dai figli alla moglie, dalla segretaria, nonchè sua amante, alla servitù. Questo gli permette di conoscere il vero pensiero di ognuno nei suoi confronti, e non sono opinioni positive. Chi di loro avrà premuto il grilletto?

Il critico e scrittore H. R. F. Keating inserisce questo romanzo nella sua lista dei 100 migliori gialli di tutti i tempi proprio per la splendida trovata di far raccontare la vicenda dalla vittima. Ci è già capitato di leggere un romanzo raccontato in prima persona da chi poi scopriamo essere l'assassino (e qui non farò spoiler ma sicuramente i più avranno colto il riferimento), ma l'assassinato che indaga post mortem è senza precedenti nella narrativa poliziesca. 

Vi consiglio di leggerlo, se ancora non l'avete fatto, perchè è sicuramente uno dei gialli che ho preferito.

Buona lettura e buon anno.

martedì 27 dicembre 2022

Pronti per la #ReadChristie2023?

Dopo un anno passato a viaggiare con Agatha Christie per la #ReadChristie2022 è il momento di pensare all'anno nuovo e quindi alla #ReadChristie2023 che ha un tema secondo me stupendo e perfetto per chi ama i romanzi gialli, cioè metodi e moventi dei delitti inventati dalla Regina del giallo. 


Sono stati scelti sei metodi e sei moventi per le 12 tappe della #ReadChristie2023, e precisamente:

  • Gennaio - Gelosia
  • Febbraio - Oggetto contundente
  • Marzo - Rabbia
  • Aprile - Veleno
  • Maggio - Tradimento
  • Giugno - Colpo di pistola
  • Luglio - Amore e desiderio
  • Agosto - Caduta dall'alto
  • Settembre - Odio
  • Ottobre - Accoltellamento
  • Novembre - Avidità
  • Dicembre - Strangolamento

Quest'anno quindi saremo alle prese con le armi del delitto e i moventi scelti da Agatha per i suoi crimini.


A questo punto occorre cercare nell'immensa mole di romanzi e racconti di Agatha Christie e trovare quelli che fanno al caso nostro. Se nell'agosto 2020 avete acquistato in edicola il numero 455 di La lettura, supplemento de Il Corriere della Sera, potete sfruttare, almeno per la parte dei metodi, la visual data di Sofia Chiarini che riporta i 120 omicidi creati da Agatha in ordine cronologico con l'indicazione dell'arma del delitto utilizzata in ogni singola avventura.



Si preannuncia quindi una #ReadChristie molto interessante e non vedo l'ora di cominciare. Mi metterò subito alla ricerca delle varie storie che rispettino i temi delle varie tappe per scegliere le mie 12 letture del 2023.
Penso proprio che questa del 2023 sia la mia #ReadChristie preferita.



E voi cosa ne pensate? Avete preferito viaggiare con Miss Marple nei Caraibi e navigare con Poirot sul Nilo? Io, amando i romanzi ambientati nella campagna inglese, in una grande casa con una grande famiglia raccolta per un evento particolare, preferisco di gran lunga il tema del 2023. 

Perché quando ci si trova fra parenti, soprattutto se alcuni sono benestanti e altri sono caduti in disgrazia o qualcuno ha degli scheletri nell'armadio, i moventi non mancano e anche i metodi che si offrono ai protagonisti sono i più svariati.

Naturalmente anche in viaggio le idee e le occasioni non mancano mai se la trama ha origine dalla penna di Agatha Christie.

Quindi tutti pronti? Avete già deciso cosa leggere per la tappa di Gennaio? Fatemi sapere.