mercoledì 26 maggio 2021

Al Bertram Hotel per l'ora del tè

Come seconda lettura per la tappa di Maggio della #ReadChristie2021 ho letto Miss Marple al Bertram Hotel, scritto nel 1965.

Il tema della tappa di Maggio è il , l'inglesissimo tea delle cinque, e quale luogo migliore per gustare un tradizionale ed impeccabile tè con tartine alla vecchia maniera del Bertram Hotel a Londra, nel cuore del West End?


Nelle sale del rinomato albergo il tè delle cinque è un'istituzione. Appena si prende posto ad un tavolo ecco immediatamente apparire Henry, il maitre del Bertram Hotel, capace di soddisfare ogni richiesta con un contegno che ormai altrove è andato perduto.

Il Bertram, pur essendo dotato di ogni comodità, è rimasto immutato negli anni, almeno apparentemente: sembra una finestra aperta sulla Londra edoardiana.

Ed è proprio qui che Miss Marple decide di passare due settimane di vacanza, per riassaporare i ricordi dei bei tempi andati.

Ben presto però l'arzilla signorina si accorgerà che c'è qualcosa di stonato, una serie di piccole dissonanze. Per esempio la sua vecchia amica, Lady Selina Hazy, scambia più volte degli ospiti dell'albergo per sue vecchie conoscenze. E anche Scotland Yard comincia a sospettare un coinvolgimento del Bertram in una serie di rapine avvenute a Londra e dintorni.

Devo dire che nonostante fosse una rilettura, e quindi dovessi sapere cosa mi aspettasse, sono rimasta un po' delusa. Miss Marple ha una parte troppo ridotta in questa avventura londinese: divide la scena con l'Ispettore Capo Fred Davy di Scotland Yard che di certo non ci fa rimpiangere il nostro vecchio amico Japp.

E voi cosa avete letto, o riletto, per la tappa di Maggio della #Read Christie2021?

sabato 22 maggio 2021

Il raffreddore di Amos Perbacco...etciù!

Io adoro i libri illustrati, ne ho tantissimi e li uso anche come spunto per dipingere sulle mie ceramiche

In particolare ho un debole per i libri per bambini, perché oltre ad avere quasi sempre delle bellissime illustrazioni, ormai hanno anche delle trame molto belle e varie, ben lontane dalle trame che ricordo di quando ero bambina io.

Tempo fa ho acquistato questo libro edito da Babalibri, Il raffreddore di Amos Perbacco, scritto da Philip C. Stead. e illustrato da Erin E. Stead.


Amos Perbacco lavorava in uno zoo e ogni giorno, al suono della sveglia, "dondolava le gambe fuori dal letto" e si preparava per la nuova giornata con i suoi amici animali

Faceva colazione e poi prendeva l'autobus numero 5 che lo portava al lavoro. Allo zoo Amos aveva un sacco da fare: giocava a scacchi con l'elefante, faceva una gara di corsa con la tartaruga, leggeva una storia al gufo. Insomma, di certo non aveva tempo per annoiarsi.

Ma un giorno Amos si svegliò e starnutì: non si sentiva bene, aveva il raffreddore e i brividi e così decise di non andare al lavoro quel giorno.

I suoi amici animali però lo aspettavano come ogni giorno e non vedendolo arrivare, preoccupati, decisero di andare a casa sua, per prendersi cura di lui come Amos faceva con loro ogni giorno.

È un libro molto bello, la storia è molto istruttiva e le illustrazioni sono molto delicate.
Adatto per bambini dai 4 anni di età.

E voi amate i libri illustrati o siete il tipo da romanzo?

sabato 15 maggio 2021

Tornereste nel passato per la durata di un caffè?

Spesso ci si rifugia nella lettura per non pensare, soprattutto in questo momento in cui non possiamo vivere la nostra vita, attraverso i libri viviamo quella degli altri, come ci insegna Umberto Eco:
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria.​ Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro.

Così in questi giorni, in cui avevo meno voglia del solito di "letture serie" e cercavo un po' di leggerezza, dopo una valutazione che ora mi rendo conto essere stata superficiale, ho deciso di leggere Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi. Dalla trama mi sembrava un romanzo breve, senza troppe pretese, da leggere nel giro di 24h. Mi sbagliavo su tutto.



All'inizio credevo che la mia idea su questo romanzo fosse corretta: in un caffè di Tokyo una giovane coppia si sta lasciando perché lui deve partire per gli Usa per il lavoro dei suoi sogni, uscito dal caffè andrà direttamente all'aeroporto. Lei vorrebbe trattenerlo ma non riesce a dire nulla. Quindi lui parte. 

Classica trama da commediola senza pretese. In seguito lei scopre che in quel caffè è possibile tornare indietro nel tempo e rivivere una situazione passata vissuta proprio lì. Bene, pure quel tocco di assurdo che è perfetto per staccare la mente.

Invece da queste premesse che ritenevo banali, Toshikazu Kawaguchi ha creato una piccola bolla di magia con cui riesce a toccare le corde dell'anima.

Perché la storia è tutt'altro che banale e scontata, anzi pone l'accento sull'importanza del momento e sul tempo che ci è concesso. Certo noi non possiamo sederci in un caffè e tornare indietro nel tempo (per ora, magari un giorno chissà..) ma possiamo far tesoro di quanto imparato con questa lettura e cercare di migliorare il nostro presente e quindi il nostro futuro, migliorando la qualità del nostro tempo, dando importanza al qui e ora.

Vi consiglio questo romanzo non per evadere dalla realtà per un pomeriggio, tanto è il tempo necessario per leggere Finché il caffè è caldo, perché vi terrà veramente incollati alle pagine, ma per vivere un momento di consapevolezza e provare a portarla con voi lungo la strada che state percorrendo.

sabato 8 maggio 2021

Gradite una tazza di tè?

Ed eccoci arrivati alla tappa di Maggio della #readchristie2021una storia in cui il tè è il protagonista.

Ho scelto La parola alla difesa, pubblicato nel 1940, ma non dirò perché ovviamente, per non fare spoiler. Ma possiamo dire che i libri di Agatha Christie si prestano un po' tutti all'argomento della tappa del mese, essendo ambientati spesso in Inghilterra dove, come è risaputo, il tè è un'istituzione al pari della Regina.

Eleanor Carlisle e Roddy Welman, due lontani cugini, stanno per sposarsi, quando ricevono una lettera anonima in cui si insinua il sospetto che qualcuno stia cercando di raggirare l'invalida e vecchia zia, Laura Welman, per sottrarle denaro.

I due giovani, pur dubbiosi sull'autenticità della lettera, decidono di partire per una visita alla zia, della quale si aspettano in futuro di ereditare il patrimonio.

Giunti a Hunterbury Hall, residenza della zia Laura, incontrano Mary Gerrard, figlia del giardiniere della tenuta, con cui i due cugini giocavano da bambini durante i soggiorni presso la zia. Eleanor pensa sia lei la persona a cui fa riferimento la lettera anonima.

Roddy Welman rimane folgorato dalla giovane, che non aveva più rivisto dall'infanzia. Purtroppo dopo breve tempo la zia muore senza lasciare testamento e quindi tutto passa ad Eleanor, sua parente più prossima, la quale dispone un lascito per Mary, come avrebbe sicuramente disposto la zia se fosse rimasta in vita. Questo nonostante l'odio che al momento Eleanor provava per la ragazza, causa della rottura del suo fidanzamento con Roddy Welman.

Ma nel giro di poco anche Mary Gerrard muore avvelenata e i sospetti cadono immediatamente su Eleanor. Ma ecco che interviene Poirot, per intercessione del giovane dottor Peter Lord, medico curante di Laura Welman, innamorato di Eleanor. 

Riuscirà il famoso detective belga a salvare dalla forca Eleanor, o il dottor Lord dovrà rassegnarsi all'idea che la sua amata è un'assassina?

In questo romanzo Poirot interviene un po' tardi rispetto al solito, quindi possiamo dire che non è uno dei miei preferiti, essendo una grande fan del detective (unpopular opinion dato che in molti lo detestano, per prima la sua creatrice).

E voi quale titolo avete scelto per la tappa di Maggio della #readchristie2021? Siete anche voi del club Poirot o avete preferito una storia senza di lui?

domenica 2 maggio 2021

Zia Mame o Zia Nena?

Ho scoperto l'esistenza di Zia Mame leggendone la parodia su Topolino. Sono rimasta così colpita da questo personaggio che sono andata subito alla ricerca dell'originale. 

Zia Mame è la protagonista di un romanzo scritto da Patrick Dennis, alias Edward Tanner III, pubblicato nel 1955.

Il romanzo, opera d'invenzione vagamente ispirata ad alcune vicende della vita dell'autore e alla figura, reale, di sua zia Marion Tanner, narra le peripezie di una ricca ed eccentrica signora newyorkeseMame Dennis, ritratta attraverso una serie di improbabili e comiche imprese che si snodano lungo l'arco di tre decenni, dagli anni del proibizionismo americano ai primi anni cinquanta.

Ogni capitolo costituisce una vicenda a parte, rendendo il libro, più che un romanzo, una raccolta di racconti semi-indipendenti.

Recentemente ho scoperto che esiste anche un seguito, ovvero Intorno al mondo con Zia Mame, pubblicato nel 1958, in cui Patrick racconta alla moglie i suoi viaggi in giro per il mondo con Zia Mame, viaggi che non facevano parte del primo romanzo.


Ho preferito Zia Mame, ma sono entrambi stupendi e il personaggio di Zia Mame è magnifico.

La parodia Disney a fumetti, dove Zia Mame diventa Zia Nena, ideata e disegnata da Blasco Pisapia, ricalca il personaggio in maniera superlativa. La parte di Patrick è interpretata da una piccola ClarabellaDwight Babcockindicato nel testamento di Mr Dennis come custode del patrimonio di famiglia, fino alla maggiore età di Patrick, con il dovere di far sì che Mame non influisca eccessivamente sul bambino con la sua eccentricità, è interpretato da un caprone, che rende già subito visivamente il carattere del personaggio.


Strepitose le illustrazioni che ricalcano l'episodio in cui Zia Mame torna a calcare le scene, nella parte di Lady Iris, in uno spettacolo della sua amica Vera Charles.
Purtroppo Zia Mame rovina lo spettacolo a causa di una sovrabbondanza di braccialetti qui sostituiti da una collana) a cui Vera resta impigliata durante la scena.


Se non avete mai letto Zia Mame vi consiglio di rimediare perché è veramente un personaggio che rimane nei cuori dei lettori. Vi consiglio anche di recuperare la versione a fumetti perché è veramente ben fatta.