Oggi voglio parlarvi di L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello.
Inizialmente sono stata attratta dal titolo, come probabilmente molti di voi. Ma non si tratta di un romanzo come credevo, bensì di un saggio neurologico, scritto dal celebre neurologo Oliver Sacks nel 1985, che raccoglie una serie di casi clinici capitati nel corso della sua carriera.
La struttura dell'opera ricalca la suddivisione dei casi in base alla disfunzione neurologica che li ha causati.
La narrazione è molto scorrevole, quasi una raccolta di racconti, in cui il dottor Sacks descrive il paziente/personaggio di turno in base alla sua personalità e non solo per la malattia che l'ha colpito.
Il libro è diviso in quattro parti. Nella prima, Perdite, Sacks raccoglie i casi di sindromi neurologiche derivate da un deficit funzionale di una regione del cervello. In particolare sono sindromi quasi tutte generate da lesioni dell'emisfero destro del cervello.
Questa è una particolarità in quanto il dottore ci spiega come la neurologia tradizionale si fosse occupata, almeno fino a quel momento, delle lesioni all'emisfero sinistro. Questo perché gli effetti da esse causate sono facilmente dimostrabili, mentre gli effetti delle lesioni all'emisfero destro o "minore" non sono altrettanto distinguibili.
Nella seconda parte, Eccessi, il dottor Sacks ci parla di lesioni, alcune già trattate bel primo capitolo, che anziché portare un deficit di una determinata funzione, generano invece un suo eccesso.
Nella terza parte, Trasporti, il dottore ci parla di patologie con una forte componente psichica; il termine trasporti si riferisce al potere dell'immaginazione e della memoria, che riescono a far rivivere determinate situazioni del passato.
Infine nell'ultima parte, Il mondo dei semplici, Sacks ci parla di quelle persone, per esempio chi soffre di autismo, che hanno un modo tutto loro di interagire con il mondo e che proprio per questo hanno una loro unicità.
A tal proposito, leggendo il caso dei due gemelli, viene da chiedersi fino a che punto sia giusto spingersi per raggiungere quella che forse erroneamente riteniamo essere la normalità.
Il libro mi è piaciuto molto e lo consiglio a chi è interessato ai disturbi e alle malattie mentali. È molto scorrevole e si legge come una raccolta di racconti.
Penso che la prossima lettura che farò di questo autore sarà Emicrania.
E voi avete mai letto qualcosa del dottor Sacks?
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