domenica 11 aprile 2021

Chi ha ucciso davvero Roger Ackroyd?

Eccomi puntuale per una nuova tappa della Read Christie.

Per la tappa di Aprile (una storia ambientata prima della Seconda guerra mondiale, pubblicata prima del 1939) ho scelto di rileggere  L'assassinio di Roger Ackroyd, del 1926.




Il terzo romanzo con Poirot è ambientato nel paesino inglese di King's Abbot. Il nostro ispettore belga, ritiratosi dal lavoro e dedito alla coltivazione delle zucche, ritorna a investigare quando Roger Ackroyd, illustre cittadino del villaggio, viene assassinato nel suo studio, accoltellato con un pugnale.

L'omicidio avviene dopo una cena a casa di Ackroyd, a cui sono presenti la signora Ackroyd, cognata di Roger, Flora Ackroyd, nipote di Roger e figlia della signora Ackroyd, il Maggiore Hector Blunt,  amico di Roger, Geoffrey Raymond, segretario di Roger e James Sheppard, il medico del villaggio, oltre alla servitù.

Dopo la cena il signor Ackroyd si ritira nel suo studio con il dottor Sheppard che lo lascia alle 20.50.

Più tardi sarà proprio il medico, tornato alla villa dopo una misteriosa telefonata, insieme a Parker, il maggiordomo, a trovare il corpo senza vita di Roger Ackroyd, accoltellato nello studio chiuso a chiave dall'interno.

Da qui cominciano le indagini dell'Ispettore di polizia Raglan, a cui si unirà a breve anche Poirot, dietro richiesta di Flora Ackroyd. Alle indagini parteciperà anche il dottor Sheppard, in veste di aiutante di Poirot, oltre che voce narrante della storia.

Questo romanzo è l’opera che ha consacrato Agatha Christie come autrice di romanzi gialli ed è quella che le è valsa il maggior numero di critiche a causa del finale spiazzante. Finale che a quanto pare non è stato accettato da tutti. 

Infatti Pierre Bayard, nel suo libro Chi ha ucciso Roger Ackroyd?, sostiene che il vero assassino non sia quello svelato da Poirot alla fine del romanzo. Per farlo Bayard smonta pezzo per pezzo il romanzo e ne utilizza i vari elementi per comporne uno "nuovo" arrivando ad una soluzione diversa da quella proposta da Agatha Christie, anch'essa inaspettata e spiazzante.

Questo romanzo rimane uno dei miei preferiti di Agatha Christie, e devo dire che anche il finale alternativo proposto da Pierre Bayard mi è piaciuto molto.

E voi, cosa leggerete per la tappa di Aprile della #ReadChristie2021?

 

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