mercoledì 24 aprile 2024

Miss Marple e i.... 25 problemi!

Il mese di Aprile per la #ReadChristie2024 è un giro di boa: cambiamo infatti decade e dagli anni '20 passiamo agli anni '30. Via libera quindi alle opere scritte o pubblicate negli anni Trenta.

Con @radicalging e il gruppo Telegram abbiamo letto Miss Marple e i tredici problemiuna raccolta di 13 racconti pubblicata nel 1932 con protagonista Miss Jane Marple, uno dei personaggi più famosi della Christie.

Inoltre, una parte del gruppo Telegram ha letto anche Miss Marple. Dodici nuovi misteri, pubblicato nel 2022, una raccolta di racconti scritti da 12 autrici contemporanee che si mettono alla prova con l'amato personaggio di Miss Marple.



Miss Marple e i tredici problemi

Miss Marple fa la sua prima apparizione nel 1927 proprio ne Il club del martedì sera (The Tuesday Night Club), pubblicato nel Dicembre 1927 sulla rivista Royal Magazine e quindi pubblicato insieme ad altri 12 racconti in Miss Marple e i tredici problemi (The Thirteen Problems) nel 1932.

Io non sono una grande fan dei racconti in generale e, per quanto riguarda quelli Agatha Christie, i primi che ho letto sono stati quelli contenuti nella raccolta Hercule Poirot indaga (Poirot Investigates), letti a febbraio sempre per la #ReadChristie2024.

Questa volta la mia "necessità" di avere almeno un cadavere in ogni racconto è stata soddisfatta (con una sola eccezione, ma 1 su 13 è accettabile).

Questi racconti prendono il via un martedì sera a casa di Miss Marple a Saint Mary Mead, dove è ospite suo nipote Raymond West, famoso scrittore di romanzi, e altre 4 persone:  Joyce Lamprière, una pittrice e sua futura moglie (il suo nome ad un certo punto diventerà Joan); Sir Henry Clithering, ex commissario di Scotland Yard; il Dr Pender, un pastore protestante; Mr Petherick, avvocato.

Joyce propone che ognuno dei presenti racconti un mistero di cui è a conoscenza, e di cui conosca la soluzione, per vedere se gli altri riescono a risolverlo. I primi 6 racconti sono quindi il risultato di questa "sfida".

La serie prosegue un anno dopo quando Sir Henry Clithering è ospite del colonnello Arthur Bantry e sua moglie Dolly che abitano vicino a Saint Mary Mead. È lo stesso Sir Henry a suggerire a Dolly di invitare Miss Marple a cena, in qualità di grande risolutrice di misteri.

Si ritrovano quindi ancora una volta in 6 a raccontare ognuno un fatto singolare di cui sono a conoscenza: il colonnello Bantry, sua moglie Dolly, Miss Marple, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, anziano medico di Saint Mary Mead, e l'attrice Jane Helier.

L'ultima a raccontare è Jane Helier, unico enigma che non riguarda un omicidio, bensì un "furto" di cui la stessa narratrice dice di non conoscere la soluzione, "imbrogliando" quindi i presenti. Tutti si arrendono ammettendo di non poter risolvere il mistero, ma al momento di congedarsi Miss Marple le sussurra all'orecchio poche parole che fanno subito capire a Jane come l'anziana signorina abbia capito il suo "imbroglio".

L'ultimo racconto della raccolta è l'unico che non è un "racconto", se mi passate il gioco di parole. Infatti a Saint Mary Mead affoga una ragazza, Rose Emmott, figlia di Tom Emmott, gestore del Blue Boar. Miss Marple sa che non si tratta di una morte accidentale, e sa anche chi è il colpevole, ma non ha prove per rivolgersi alla polizia. Così il giorno dopo l'accaduto si reca a casa dei Bantry, per parlare con Sir Henry: gli chiede di indagare e gli consegna un biglietto con il nome del colpevole. Se le sue indagini lo porteranno ad avere prove contro questo presunto colpevole bene, altrimenti significa che la povera Miss Marple questa volta ha preso un granchio, ma lei questo non lo crede, e nemmeno Sir Henry che infatti comincia ad indagare e arriverà alla verità, la stessa che Miss Marple gli aveva prospettato.

Il mio giudizio su questi racconti è ampiamente positivo. Un paio non mi sono piaciuti e ammetto che ad un certo punto mi è venuto un po' a noia questo espediente del raccontare fatti singolari. Ho gradito infatti che sul finale ci sia stato un ritorno all'azione.

Ecco qui la mia personale classifica dei tredici racconti letti:

Inoltre questa idea di raccontare dei misteri per vedere chi riesce a risolverli mi ricorda un po' il metodo di Poirot che, comodamente seduto in poltrona, riesce a risolvere i casi solo usando le celluline grigie. In contrasto col capitano Hastings che scalpita per passare all'azione.

Miss Marple. Dodici nuovi misteri


Dodici scrittrici contemporanee accettano la sfida di far rivivere fra le pagine la zitella preferita d'Inghilterra, Miss Jane Marple. È la prima volta che persone diverse da Agatha Christie scrivono storie ufficiali di Miss Marple (come riconosciuto dalla Agatha Christie Limited, la società che gestisce i diritti letterari e mediatici delle opere di Agatha Christie in tutto il mondo dal 1955).

In questi racconti troviamo Miss Marple alle prese con vari misteri, a Saint Mary Mead come altrove in giro per il mondo, e ritroviamo anche tanti personaggi noti.

Per primo il nipote Raymond West che manda la zia ai 4 angoli del globo, a Manhattan, Cape Cod, Londra, in Italia e persino su una nave da crociera in viaggio verso Honk Hong, a volte in sua compagnia e di sua moglie Joan, a volte da sola.

Poi il vicario di St. Mary Mead, Leonard Clement, sua moglie Griselda e il nipote Dennis, diventato agente di polizia, in un sequel de La morte nel villaggio, La seconda morte nel villaggio, di Val Mc Dermid.

E ancora il colonnello Bantry e la moglie Dolly, ancora residenti a Gossington Hall, nel racconto Il Natale di Miss Marple di Ruth Ware e poi solamente Dolly in un periodo successivo alla morte del colonnello e alla vendita della tenuta, nel racconto La scomparsa di Leigh Bardugo. 

Immancabile Sir Henry Clithering, mentre solamente citate, come un piccolo cameo, Carrie Louise e Ruth Van Rydock, amiche d'infanzia di Miss Marple, che compaiono in Giochi di prestigio, del 1952.

I racconti mi sono piaciuti molto, ho ritrovato con piacere la sferruzzante presenza di Miss Marple, sempre acuta nonostante l'età che avanza. 
Addirittura nel racconto di Karen McManus, Gente che uccide, Raymond è già nonno di una ragazzina adolescente, Nicola, che, possiamo dire, raccoglie idealmente il testimone di Miss Marple e non si tira indietro davanti a un mistero.

Una peccato però è che in questo caso più di un racconto non è corredato da un omicidio, e questa, per un racconto giallo, la reputo una spiacevole mancanza di attenzione verso il lettore.

Ecco qui la mia personale classifica dei dodici racconti letti:


Fun Fact e spoiler


Miss Marple e i tredici problemi - Il club del martedì sera


Il racconto che mi ha più colpito di questa raccolta è stato Il CLub del martedì sera, quello da cui prende l'avvio tutto.

Sir Henry Clithering racconta di una cena a cui hanno preso parte tre persone: i signori Jones, marito e moglie, e la dama di compagnia di Mrs Jones, Miss Clark. Dopo la cena tutti si sentono male, ma Mrs Jones muore
Quando la notizia della disgrazia si diffonde, una cameriera di un albergo di Birmingham, dove aveva alloggiato Mr Jones per un viaggio di lavoro appena prima della cena "sfortunata", rivela di aver trovato, nella sua camera, una carta assorbente su cui erano rimaste impresse alcune parole di una lettera:

Entirely depend on my wife [...] when she is dead I will [...] hundreds and thousands [...]

Completamente dipendente da mia moglie [...] quando sarà morta io [...] centinaia e migliaia [...] 


Queste dichiarazioni scatenano inevitabilmente dei pettegolezzi su come Mr Jones aspettasse la morte della moglie per mettere le mani sul suo denaro e potrebbe quindi aver avuto un ruolo nella tragica fine della consorte. Viene dunque riesumato il cadavere e viene trovato dell'arsenico, ma non si riesce a capire come Mr Jones possa aver somministrato il veleno. 

Mr Jones, dopo la cena, porta personalmente alla moglie una tazza con un rimedio per il mal di stomaco, ma è la sua dama di compagnia a consumarlo. E prima della cena non avrebbe avuto il tempo di fare nulla, essendo appena rientrato da un viaggio.

Non c'è via d'uscita ma Miss Marple arriva facilmente alla soluzione. Purtroppo nella traduzione italiana sembra che la estragga da un cappello a cilindro come un prestigiatore. 

Dal momento che alla cena era stato servito il dolce, ed essendo la destinataria della lettera la cuoca Gladys, Miss Marple afferma che sui dolci ci sono sempre centinaia e migliaia di zuccherini colorati, ed erano quelli ad essere avvelenati. La dama di compagnia era a dieta e quindi il dolce non l'ha toccato, il marito ha eliminato gli zuccherini dalla sua porzione prima di mangiarlo. Mrs Jones non aveva scampo.

La soluzione quindi sembra proprio tirata per i capelli ma leggendo invece il racconto in lingua originale è tutto chiaro.

Hundreds and thousands è il nome con cui è venduto in Inghilterra un tipo di zuccherini colorati abitualmente messi sulla zuppa inglese (trifle), il dolce servito quella sera. Ed essendo la missiva indirizzata alla cuoca, Miss Marple ha subito capito tutto.


Qui non incontriamo tagli nella storia, come capita spesso con le opere della Christie a causa del periodo storico in cui sono state tradotte, probabilmente perchè trattandosi di racconti non ci sono ampie descrizioni da tagliare. Qui ci troviamo davanti a qualcosa che in effetti è intraducibile, se non come è stato fatto. 

In queste occasioni però una nota di traduzione sarebbe assolutamente necessaria secondo me, perchè, anche se non è comunque possibile affermare che il lettore abbia gli stessi elementi del detective per poter risolvere il caso, almeno gli viene data una spiegazione plausibile.

Nei racconti e romanzi che narrano un'epoca e un'ambientazione così diversa dal nostro quotidiano, sarebbe interessante e anche arricchente mantenere tutte quelle caratteristiche che sottolineano le diversità sociali e culturali citate. Purtroppo però all'epoca le traduzioni tendevano a reinterpretare tutto in chiave nazionalista e ne abbiamo degli esempi proprio in questo racconto.

Intanto la cena è a base di insalata, formaggio, pane e aragoste (lobsters), che diventano gamberetti, e zuppa inglese (trifle), che diventa un generico dolce.

Ma il cambiamento più sorprendente è relativo al rimedio che Mr Jones porta alla moglie per lo stomaco. Mrs Jones infatti chiede una ciotola di amido di mais (bowl of cornflour), utilizzato in Inghilterra per calmare lo stomaco, a base di amido di mais, latte e zucchero. 

La donna però alla fine decide che non ne ha più voglia. La sua dama di compagnia le fa notare come sia perfetta e senza grumi e di come lei invece la prenderebbe volentieri perchè sta morendo di fame, per via della dieta.

Nella traduzione italiana però diventa una tazza di camomilla. Ma una persona che sta morendo di fame, farebbe carte false per una tazza di camomilla? Forse no.


Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Miss Marple conquista Manhattan

In questo racconto di Alyssa Cole, Miss Marple è a New York con il nipote Raymond e la moglie Joan, per il debutto a Broadway di una rappresentazione tratta da un suo romanzo, Squallido e sgradevole.

Scopriranno, con rammarico di Raymond, che in realtà non si tratta di West a Broadway ma di West Broadway, dove l'opera sarà messa in scena da un cast "allontanato" da Broadway per le idee politiche.

In questo racconto l'ambientazione è molto curata. Miss Marple alloggia al Martinique Hotel, un edificio di 18 piani nel cuore di Midtown Manhattan, costruito nel 1898, un'icona del design rinascimentale francese. Inoltre Miss Marple farà un'escursione ai grandi magazzini Gimbels, proprio dall'altro lato della strada, inaugurati il 29 settembre 1910 e chiusi nel 1986.

Viene anche citata Marina Gregg, l'attrice che con il marito aveva acquistato Gossington Hall. Il romanzo a cui si fa riferimento è Assassinio allo specchio, pubblicato nel 1962. Questo, e altri piccoli dettagli, ci fanno capire che il racconto è ambientato negli anni Sessanta.




Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Il Natale di Miss Marple

Questo racconto di Ruth Ware è ambientato a Gossington Hall. Raymond e la moglie Joan trascorrono presso il cottage di Miss Marple a St. Mary Mead le festività natalizie e sono tutti ospiti del capitano Bantry e della moglie Dolly per il pranzo di Natale. Oltre a loro l'immancabile Sir Henry Clthering e i Dashwood, il maggiore Carlton, la moglie Esme e il nipote Ronald, cacciato da Oxford per il gioco d'azzardo.

Subito prima di mettersi a tavola Mrs Dashwood si accorge che le sue preziose perle sono sparite e scatena il finimondo. Viene chiamata la polizia e sembra che il colonnello Bantry dovrà mettere mano al portafogli per risarcire personalmente i Dashwood dal momento che viene accusato della sparizione un suo domestico, e pare che l'assicurazione del gioiello sia scaduta.

Ma a Miss Marple non la si fa sotto il naso. Rimasta a Gossington Hall per la notte a causa della neve, sorprende Mrs Dashwood che tenta di recuperare le sue perle da una corona di vischio appesa in salotto.

Si tratta infatti di una messinscena: la mattina di Natale, mentre sono tutti in chiesa, Ronald deve consegnare le perle ad un complice esterno. Il maltempo però manda a monte il piano così Ronald disfa la collana, brucia il filo, nasconde le perle nella corona di vischio fermandole con degli spilli e butta il fermaglio dalla finestra.

L'idea però non è farina del suo sacco. Per tutta la permanenza a Gossington Hall infatti passa il tempo a leggere e sarà proprio la sua lettura a suggerirgli il nascondiglio perfetto per le perle. Si tratta di Hangman's holiday, una raccolta di racconti di Dorothy L. Sayers del 1933.

Un racconto senza omicidio ma che non fa rimpiangere questa mancanza.


Miss Marple. Dodici nuovi misteri - La scomparsa

La raccolta di nuovi racconti chiude decisamente col botto con ques'ultimo racconto di Leigh Bardugo, che ha dato un segno molto forte.

Miss Marple è a Londra a casa di Raymond ma preferirebbe decisamente essere nel suo confortevole cottage. In risposta ai suoi desideri arriva la telefonata di Dolly Bantry che la prega di rientrare immediatamente a St. Mary Mead perchè c'è bisogno di lei: Micheal, il figlio dei Barnsley-Davis, nuovi proprietari di Gossington Hall, è sparito a una settimana dalle nozze e con lui sono spariti anche dei gioielli.

Contenta di rientrare prima del previsto, Miss Marple acconsente alla richiesta dell'amica. Appena rientrata a casa cerca di rimettersi al passo su quello che è accaduto in paese in sua assenza e scopre che è morta una ragazza, Genevieve, suicida, e che le due vicende sono legate.

Micheal infatti ha "messo nei guai" Genevieve e se ne è lavato le mani. La ragazza si è confidata con Dolly, che decide di affrontare il ragazzo minacciandolo di rivelare tutto alla famiglia. Purtroppo lui passa ai fatti e le mette le mani al collo. A Dolly non resta che afferrare il bollitore e colpirlo.



A quel punto decide di far sparire il corpo seppellendolo in giardino, ecco perchè di lui non c'è più traccia. Miss Marple ovviamente mette insieme tanti piccoli indizi e scopre tutto.

Indubbiamente Leigh Bardugo è quella che ha osato più di tutte col suo racconto, facendo addirittura commettere un omicidio a Dolly Bantry, anche se per legittima difesa. Peccato però che poi decida di occultare il cadavere

Certo, non l'ha fatto commettere a Miss Marple, però la cara vecchietta decide di coprire la sua amica e le propone di andare con lei alle Canarie, dove Raymond l'ha invitata a passare l'inverno, e dove non sarà difficile, al ritorno, affermare di aver visto qualcuno che sembrava proprio Micheal.

Questo è decisamente il mio racconto preferito dei dodici proprio perchè rompe gli schemi e ci propone una visione più moderna di Miss Marple e degli abitanti di St. Mary Mead.

E alla fine aveva ragione Miss Marple fin dall'inizio: la natura umana è uguale dappertutto. E aggiungerei che nessuno è al di sopra di ogni sospetto.

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