lunedì 27 gennaio 2025

Un porcellino ha posato per un ritratto

Gennaio è il mese degli artisti per la Read Christie 2025, e con Marco e Davide di @radicalging e il gruppo Telegramho letto Il ritratto di Elsa Greer.

Artisti come Amyas Crale, pittore di grande talento avvelenato sedici anni prima dalla moglie per gelosia. Un caso chiuso quindi, con un colpevole già assicurato alla giustizia, Carolina Crale, morta un anno dopo il processo mentre stava scontando l'ergastolo.

Ma la figlia di Amyas e Carolina, Mary, che ai tempi della tragedia aveva appena 5 anni, credendo all'innocenza della madre si rivolge a Poirot perché indaghi su quel vecchio delitto. Poirot accetta di cercare la verità, qualunque essa sia.

Ecco che quindi Poirot rivive l'intera vicenda attraverso i racconti delle persone presenti in casa Crale sedici anni prima, nel giorno del delitto e in quelli immediatamente precedenti: Elsa Greer, i fratelli Blake, Meredith e Philip, Adrienne Warren, sorella di Carolina, e Cecily Williams, la governante.

Poirot ascolta dalla viva voce delle cinque persone presenti i fatti avvenuti in quei giorni e chiede anche a ognuno di loro di redigere un resoconto scritto della vicenda così come la ricordano.

Amyas Crale, pittore di fama, sta facendo il ritratto alla giovane Elsa Greer, che nel frattempo è diventata la sua amante. Amyas non era nuovo alle relazioni extraconiugali, ma non aveva mai messo in discussione il suo matrimonio. Questa volta però la situazione appare diversa, sembra infatti che intenda lasciare Carolina per sposare Elsa.

Ecco quindi un movente: la gelosia. Per quanto riguarda il mezzo invece, Carolina ammette di aver sottratto il veleno nel laboratorio di Meredith Blake, con l'intento di usarlo per togliersi la vita. Infine l'opportunità: Carolina porta una bottiglia di birra fredda al marito che sta dipingendo.

Insomma sembra che non ci siano molte possibilità che il delitto sia stato commesso da qualcun altro. Ma con Poirot non bisogna mai dare nulla per scontato, anche un dettaglio minimo che nessuno ha notato ai tempi dell'indagine, potrebbe metterlo su una nuova pista. Sarà così? Non voglio svelarvi il finale, nel caso non l'aveste ancora letto, ma posso dirvi che la zia Agatha ci inganna sempre mettendoci la verità sotto il naso, un grande talento il suo, quindi veramente non si può dire niente con certezza fino alle battute finali.

Vi invito a leggerlo perché, nonostante sia un racconto di fatti avvenuti tanto tempo prima, la penna della Christie fa rivivere la vicenda senza fatica come se stesse accadendo sotto i nostri occhi proprio in quel momento.

Fan fact: questo romanzo è uno di quelli incentrati su una filastrocca. Sappiamo che Agatha Christie ha più volte usato una filastrocca come leitmotiv delle sue storie.
Il titolo originale infatti è Five little pigs (cinque maialini). Quando Poirot viene messo al corrente circa le persone presenti all'epoca dell'omicidio, cinque persone, oltre ovviamente a Carolina e Amyas, e alla figlia Mary, gli affiora alla mente una filastrocca infantile dove i cinque porcellini svolgono delle azioni, chi va al mercato, chi sta a casa, chi mangia l'arrosto, ecc.

"Questo porcellino andava al mercato"    Philip Blake
"Questo porcellino se ne stava a casa"   Meredith Blake
"Questo porcellino mangiava l'arrosto"   Elsa Greer
"Questo porcellino non aveva niente"     Cecily Williams
"Questo porcellino gridava: ahi ahi ahi" Adrienne Warren

Sono così intitolati i capitoli in cui Poirot parla con le persone presenti all'epoca dei fatti.

Qual è il vostro porcellino preferito



sabato 28 dicembre 2024

Read Christie 2025: Personaggi & Carriere

Dopo una lunga attesa ieri, 27 dicembre, il tema della #readchristie2025 è stato svelato, la Agatha Christie Ltd lo ha annunciato ufficialmente: Personaggi & Carriere.


Dovremo cercare fra le opere di Agatha Christie quelle storie in cui compaiono personaggi dediti a particolari mestieri.

Ma attenzione: ad ogni mese il suo mestiere!

  •  Gennaio: ARTISTI
  •  Febbraio: AUTORI
  •  Marzo: ATTORI
  •  Aprile: MAGGIORDOMI
  •  Maggio: DETECTIVE
  •  Giugno: DETECTIVE DILETTANTI
  •  Luglio: ARCHEOLOGI
  •  Agosto: MEDICI
  •  Settembre: FIGURE RELIGIOSE
  •  Ottobre: AVVOCATI
  •  Novembre: SPIE
  •  Dicembre: MILITARI

  • La Agatha Christie Ltd ha anche condiviso la lista delle letture ufficiali che seguirà:

  •  Gennaio: Il ritratto di Elsa Greer
  •  Febbraio: Miss Marple e i tredici problemi
  •  Marzo: Tragedia in tre atti
  •  Aprile: I sette quadranti
  •  Maggio: Carte in tavola
  •  Giugno: È un problema
  •  Luglio: Viaggiare è il mio peccato
  •  Agosto: Poirot non sbaglia
  •  Settembre: Miss Marple al Bertram Hotel
  •  Ottobre: Verso l'ora zero
  •  Novembre: Macabro quiz
  •  Dicembre: Quinta colonna/Un messaggio dagli spiriti (votazione)

  • Io seguirò la challenge, come sempre, insieme a Davide e Marco di @radicalging e il gruppo Telegram. Vi lascio qui le letture che faremo, se volete unirvi:

  •  Gennaio: Il ritratto di Elsa Greer
  •  Febbraio: Parker Pyne indaga
  •  Marzo: Se morisse mio marito
  •  Aprile: I sette quadranti
  •  Maggio: Verso l'ora zero
  •  Giugno: Il misterioso signor Quin
  •  Luglio: Viaggiare è il mio peccato
  •  Agosto: Polvere negli occhi
  •  Settembre: La rosa e il tasso
  •  Ottobre: Nemesi
  •  Novembre: Quinta colonna
  •  Dicembre: E poi non rimase nessuno

  • In tre occasioni (titoli in blu) la scelta coincide con la Agatha Christie Ltd.

    Ma cominciamo dall'inizio. Gennaio: ARTISTI


    La scelta è caduta su Il ritratto di Elsa Greer. L'avete già letto? Pensate di leggerlo/rileggerlo? Per me sarà una rilettura.

    In alternativa ci sono altri titoli adatti. Ve ne cito tre: La morte nel villaggio, uno dei miei preferiti con Miss Marple, Dopo le esequie, uno dei miei preferiti in assoluto, con Poirot, e infine Poirot e la salma, un'altra avventura con Poirot, letta a settembre con il gruppo Telegram.

    Bene, ora abbiamo tutti gli elementi per organizzare le letture del 2025. Non mi resta che augurarvi 

    Happy New Read Christie!!!!!

    mercoledì 11 settembre 2024

    La scomparsa di Stephanie Mailer

    Quest'estate ho letto La scomparsa di Stephanie Mailer di Joël Dicker. Dicker parte sempre da un cold case, che per qualche motivo viene ritirato in ballo anni dopo, perché irrisolto, o perché, come in questo caso, qualcuno solleva dei dubbi sulla soluzione data all'epoca dei fatti.


    Nel
    luglio del 1994 il sindaco di una cittadina degli Hamptons, Joseph Gordon, e la sua famiglia, vengono brutalmente assassinati a casa loro mentre si sta svolgendo l'inaugurazione del primo festival teatrale della città. Quasi tutti sono al festival e le strade sono deserte attorno alla casa del sindaco. Purtroppo per lei, una donna sta facendo jogging proprio in quella zona quando l'assassino entra in azione e paga con la vita.

    Jesse Rosenberg e Derek Scott, della polizia di stato di New York, indagano affiancati dalla polizia locale e alla fine l'assassino viene scoperto. Durante un inseguimento per assicurarlo alla giustizia però muore.
    Dopo 20 anni una giornalista, Stephanie Mailer, si intrufola al ricevimento per il congedo di Jesse dalla polizia di stato e si presenta per dirgli che nel 1994 non ha risolto il caso, il vero assassino è ancora a piede libero. La giornalista infatti afferma di aver avuto delle informazioni da una fonte che non vuole rivelare, e che sta per fornirle una prova inconfutabile di quanto detto.
    "La risposta era sotto i vostri occhi." È la frase che Stephanie dice a Jesse ma quella sera Stephanie scompare, per venire ritrovata morta, assassinata, pochi giorni dopo.
    Questo non fa che aumentare i sospetti che avesse ragione e che si fosse imbattuta nel vero assassino. 
    Il caso viene riaperto e Jesse e Derek tornano ad indagare. Ma non sarà un'indagine semplice. E Stephanie non sarà l'ultima vittima.
    Il libro mi è piaciuto tantissimo, uno dei più belli di Dicker. Se vi è piaciuto La verità sul caso Harry Quebert non potete non leggerlo.

    domenica 18 agosto 2024

    Il segreto del Piccolo Principe

    Ammetto la mia colpa, se di colpa si può parlare: non avevo mai letto Il Piccolo Principe. Ne conoscevo vagamente il contenuto, alcuni elementi. La Rosa, La volpe, l'aviatore, "L'essenziale è invisibile agli occhi.", "È il tempo che hai perso per la tua rosa che la rende così importante."

    Non sapevo niente però dei pianeti, dei baobab, del serpenteMa soprattutto non sapevo che ci fossero varie interpretazioni de Il Piccolo Principe. Forse è l'estrema apparente semplicità del racconto a spingerci a cercare un significato nascosto fra le righe? È possibile. E come se volessimo a tutti i costi trovare un significato anche dove non c'è, come del resto facciamo con la vita.

    Ma ad un certo punto mi sono imbattuta in un'interpretazione che ha destato la mia curiosità. L'idea che il piccolo principe e il suo autore, Antoine de Saint-Exupéry, fossero legati a filo doppio, come il loro destino. L'idea che Il Piccolo Principe sia un testamento di Saint-Exupéry, che preannuncia la sua morte, o meglio la sua "scomparsa".

    "Sembrerò morto e non sarà vero." "Non posso portare con me questo corpo. È troppo pesante. [...] Ma sarà come una vecchia corteccia abbandonata."




    È da qui che parte Michel Bussi. Anche Antoine sembrerà morto quando il 31 luglio 1944 precipita nel Mediterraneo con il suo aereo, durante un volo di ricognizione, sul finire della guerra. Ma il corpo non fu mai ritrovato. Potrebbe non essere morto? Potrebbe aver inscenato la sua morte ed essersi nascosto da qualche parte per vivere lontano da quelle convenzioni sociali e da quelle etichette che tanto odiava?

    Vi consiglio di leggere il libro di Bussi se avete amato Il Piccolo Principe; o di leggere Il Piccolo Principe per poter leggere il libro di Bussi, che approfondisce proprio la possibilità che Saint-Exupéry nascondesse un segreto, e che quel segreto si celasse proprio fra le pagine del suo libro più famoso.

    mercoledì 24 aprile 2024

    Miss Marple e i.... 25 problemi!

    Il mese di Aprile per la #ReadChristie2024 è un giro di boa: cambiamo infatti decade e dagli anni '20 passiamo agli anni '30. Via libera quindi alle opere scritte o pubblicate negli anni Trenta.

    Con @radicalging e il gruppo Telegram abbiamo letto Miss Marple e i tredici problemiuna raccolta di 13 racconti pubblicata nel 1932 con protagonista Miss Jane Marple, uno dei personaggi più famosi della Christie.

    Inoltre, una parte del gruppo Telegram ha letto anche Miss Marple. Dodici nuovi misteri, pubblicato nel 2022, una raccolta di racconti scritti da 12 autrici contemporanee che si mettono alla prova con l'amato personaggio di Miss Marple.



    Miss Marple e i tredici problemi

    Miss Marple fa la sua prima apparizione nel 1927 proprio ne Il club del martedì sera (The Tuesday Night Club), pubblicato nel Dicembre 1927 sulla rivista Royal Magazine e quindi pubblicato insieme ad altri 12 racconti in Miss Marple e i tredici problemi (The Thirteen Problems) nel 1932.

    Io non sono una grande fan dei racconti in generale e, per quanto riguarda quelli Agatha Christie, i primi che ho letto sono stati quelli contenuti nella raccolta Hercule Poirot indaga (Poirot Investigates), letti a febbraio sempre per la #ReadChristie2024.

    Questa volta la mia "necessità" di avere almeno un cadavere in ogni racconto è stata soddisfatta (con una sola eccezione, ma 1 su 13 è accettabile).

    Questi racconti prendono il via un martedì sera a casa di Miss Marple a Saint Mary Mead, dove è ospite suo nipote Raymond West, famoso scrittore di romanzi, e altre 4 persone:  Joyce Lamprière, una pittrice e sua futura moglie (il suo nome ad un certo punto diventerà Joan); Sir Henry Clithering, ex commissario di Scotland Yard; il Dr Pender, un pastore protestante; Mr Petherick, avvocato.

    Joyce propone che ognuno dei presenti racconti un mistero di cui è a conoscenza, e di cui conosca la soluzione, per vedere se gli altri riescono a risolverlo. I primi 6 racconti sono quindi il risultato di questa "sfida".

    La serie prosegue un anno dopo quando Sir Henry Clithering è ospite del colonnello Arthur Bantry e sua moglie Dolly che abitano vicino a Saint Mary Mead. È lo stesso Sir Henry a suggerire a Dolly di invitare Miss Marple a cena, in qualità di grande risolutrice di misteri.

    Si ritrovano quindi ancora una volta in 6 a raccontare ognuno un fatto singolare di cui sono a conoscenza: il colonnello Bantry, sua moglie Dolly, Miss Marple, Sir Henry Clithering, il dottor Lloyd, anziano medico di Saint Mary Mead, e l'attrice Jane Helier.

    L'ultima a raccontare è Jane Helier, unico enigma che non riguarda un omicidio, bensì un "furto" di cui la stessa narratrice dice di non conoscere la soluzione, "imbrogliando" quindi i presenti. Tutti si arrendono ammettendo di non poter risolvere il mistero, ma al momento di congedarsi Miss Marple le sussurra all'orecchio poche parole che fanno subito capire a Jane come l'anziana signorina abbia capito il suo "imbroglio".

    L'ultimo racconto della raccolta è l'unico che non è un "racconto", se mi passate il gioco di parole. Infatti a Saint Mary Mead affoga una ragazza, Rose Emmott, figlia di Tom Emmott, gestore del Blue Boar. Miss Marple sa che non si tratta di una morte accidentale, e sa anche chi è il colpevole, ma non ha prove per rivolgersi alla polizia. Così il giorno dopo l'accaduto si reca a casa dei Bantry, per parlare con Sir Henry: gli chiede di indagare e gli consegna un biglietto con il nome del colpevole. Se le sue indagini lo porteranno ad avere prove contro questo presunto colpevole bene, altrimenti significa che la povera Miss Marple questa volta ha preso un granchio, ma lei questo non lo crede, e nemmeno Sir Henry che infatti comincia ad indagare e arriverà alla verità, la stessa che Miss Marple gli aveva prospettato.

    Il mio giudizio su questi racconti è ampiamente positivo. Un paio non mi sono piaciuti e ammetto che ad un certo punto mi è venuto un po' a noia questo espediente del raccontare fatti singolari. Ho gradito infatti che sul finale ci sia stato un ritorno all'azione.

    Ecco qui la mia personale classifica dei tredici racconti letti:

    Inoltre questa idea di raccontare dei misteri per vedere chi riesce a risolverli mi ricorda un po' il metodo di Poirot che, comodamente seduto in poltrona, riesce a risolvere i casi solo usando le celluline grigie. In contrasto col capitano Hastings che scalpita per passare all'azione.

    Miss Marple. Dodici nuovi misteri


    Dodici scrittrici contemporanee accettano la sfida di far rivivere fra le pagine la zitella preferita d'Inghilterra, Miss Jane Marple. È la prima volta che persone diverse da Agatha Christie scrivono storie ufficiali di Miss Marple (come riconosciuto dalla Agatha Christie Limited, la società che gestisce i diritti letterari e mediatici delle opere di Agatha Christie in tutto il mondo dal 1955).

    In questi racconti troviamo Miss Marple alle prese con vari misteri, a Saint Mary Mead come altrove in giro per il mondo, e ritroviamo anche tanti personaggi noti.

    Per primo il nipote Raymond West che manda la zia ai 4 angoli del globo, a Manhattan, Cape Cod, Londra, in Italia e persino su una nave da crociera in viaggio verso Honk Hong, a volte in sua compagnia e di sua moglie Joan, a volte da sola.

    Poi il vicario di St. Mary Mead, Leonard Clement, sua moglie Griselda e il nipote Dennis, diventato agente di polizia, in un sequel de La morte nel villaggio, La seconda morte nel villaggio, di Val Mc Dermid.

    E ancora il colonnello Bantry e la moglie Dolly, ancora residenti a Gossington Hall, nel racconto Il Natale di Miss Marple di Ruth Ware e poi solamente Dolly in un periodo successivo alla morte del colonnello e alla vendita della tenuta, nel racconto La scomparsa di Leigh Bardugo. 

    Immancabile Sir Henry Clithering, mentre solamente citate, come un piccolo cameo, Carrie Louise e Ruth Van Rydock, amiche d'infanzia di Miss Marple, che compaiono in Giochi di prestigio, del 1952.

    I racconti mi sono piaciuti molto, ho ritrovato con piacere la sferruzzante presenza di Miss Marple, sempre acuta nonostante l'età che avanza. 
    Addirittura nel racconto di Karen McManus, Gente che uccide, Raymond è già nonno di una ragazzina adolescente, Nicola, che, possiamo dire, raccoglie idealmente il testimone di Miss Marple e non si tira indietro davanti a un mistero.

    Una peccato però è che in questo caso più di un racconto non è corredato da un omicidio, e questa, per un racconto giallo, la reputo una spiacevole mancanza di attenzione verso il lettore.

    Ecco qui la mia personale classifica dei dodici racconti letti:


    Fun Fact e spoiler


    Miss Marple e i tredici problemi - Il club del martedì sera


    Il racconto che mi ha più colpito di questa raccolta è stato Il CLub del martedì sera, quello da cui prende l'avvio tutto.

    Sir Henry Clithering racconta di una cena a cui hanno preso parte tre persone: i signori Jones, marito e moglie, e la dama di compagnia di Mrs Jones, Miss Clark. Dopo la cena tutti si sentono male, ma Mrs Jones muore
    Quando la notizia della disgrazia si diffonde, una cameriera di un albergo di Birmingham, dove aveva alloggiato Mr Jones per un viaggio di lavoro appena prima della cena "sfortunata", rivela di aver trovato, nella sua camera, una carta assorbente su cui erano rimaste impresse alcune parole di una lettera:

    Entirely depend on my wife [...] when she is dead I will [...] hundreds and thousands [...]

    Completamente dipendente da mia moglie [...] quando sarà morta io [...] centinaia e migliaia [...] 


    Queste dichiarazioni scatenano inevitabilmente dei pettegolezzi su come Mr Jones aspettasse la morte della moglie per mettere le mani sul suo denaro e potrebbe quindi aver avuto un ruolo nella tragica fine della consorte. Viene dunque riesumato il cadavere e viene trovato dell'arsenico, ma non si riesce a capire come Mr Jones possa aver somministrato il veleno. 

    Mr Jones, dopo la cena, porta personalmente alla moglie una tazza con un rimedio per il mal di stomaco, ma è la sua dama di compagnia a consumarlo. E prima della cena non avrebbe avuto il tempo di fare nulla, essendo appena rientrato da un viaggio.

    Non c'è via d'uscita ma Miss Marple arriva facilmente alla soluzione. Purtroppo nella traduzione italiana sembra che la estragga da un cappello a cilindro come un prestigiatore. 

    Dal momento che alla cena era stato servito il dolce, ed essendo la destinataria della lettera la cuoca Gladys, Miss Marple afferma che sui dolci ci sono sempre centinaia e migliaia di zuccherini colorati, ed erano quelli ad essere avvelenati. La dama di compagnia era a dieta e quindi il dolce non l'ha toccato, il marito ha eliminato gli zuccherini dalla sua porzione prima di mangiarlo. Mrs Jones non aveva scampo.

    La soluzione quindi sembra proprio tirata per i capelli ma leggendo invece il racconto in lingua originale è tutto chiaro.

    Hundreds and thousands è il nome con cui è venduto in Inghilterra un tipo di zuccherini colorati abitualmente messi sulla zuppa inglese (trifle), il dolce servito quella sera. Ed essendo la missiva indirizzata alla cuoca, Miss Marple ha subito capito tutto.


    Qui non incontriamo tagli nella storia, come capita spesso con le opere della Christie a causa del periodo storico in cui sono state tradotte, probabilmente perchè trattandosi di racconti non ci sono ampie descrizioni da tagliare. Qui ci troviamo davanti a qualcosa che in effetti è intraducibile, se non come è stato fatto. 

    In queste occasioni però una nota di traduzione sarebbe assolutamente necessaria secondo me, perchè, anche se non è comunque possibile affermare che il lettore abbia gli stessi elementi del detective per poter risolvere il caso, almeno gli viene data una spiegazione plausibile.

    Nei racconti e romanzi che narrano un'epoca e un'ambientazione così diversa dal nostro quotidiano, sarebbe interessante e anche arricchente mantenere tutte quelle caratteristiche che sottolineano le diversità sociali e culturali citate. Purtroppo però all'epoca le traduzioni tendevano a reinterpretare tutto in chiave nazionalista e ne abbiamo degli esempi proprio in questo racconto.

    Intanto la cena è a base di insalata, formaggio, pane e aragoste (lobsters), che diventano gamberetti, e zuppa inglese (trifle), che diventa un generico dolce.

    Ma il cambiamento più sorprendente è relativo al rimedio che Mr Jones porta alla moglie per lo stomaco. Mrs Jones infatti chiede una ciotola di amido di mais (bowl of cornflour), utilizzato in Inghilterra per calmare lo stomaco, a base di amido di mais, latte e zucchero. 

    La donna però alla fine decide che non ne ha più voglia. La sua dama di compagnia le fa notare come sia perfetta e senza grumi e di come lei invece la prenderebbe volentieri perchè sta morendo di fame, per via della dieta.

    Nella traduzione italiana però diventa una tazza di camomilla. Ma una persona che sta morendo di fame, farebbe carte false per una tazza di camomilla? Forse no.


    Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Miss Marple conquista Manhattan

    In questo racconto di Alyssa Cole, Miss Marple è a New York con il nipote Raymond e la moglie Joan, per il debutto a Broadway di una rappresentazione tratta da un suo romanzo, Squallido e sgradevole.

    Scopriranno, con rammarico di Raymond, che in realtà non si tratta di West a Broadway ma di West Broadway, dove l'opera sarà messa in scena da un cast "allontanato" da Broadway per le idee politiche.

    In questo racconto l'ambientazione è molto curata. Miss Marple alloggia al Martinique Hotel, un edificio di 18 piani nel cuore di Midtown Manhattan, costruito nel 1898, un'icona del design rinascimentale francese. Inoltre Miss Marple farà un'escursione ai grandi magazzini Gimbels, proprio dall'altro lato della strada, inaugurati il 29 settembre 1910 e chiusi nel 1986.

    Viene anche citata Marina Gregg, l'attrice che con il marito aveva acquistato Gossington Hall. Il romanzo a cui si fa riferimento è Assassinio allo specchio, pubblicato nel 1962. Questo, e altri piccoli dettagli, ci fanno capire che il racconto è ambientato negli anni Sessanta.




    Miss Marple. Dodici nuovi misteri - Il Natale di Miss Marple

    Questo racconto di Ruth Ware è ambientato a Gossington Hall. Raymond e la moglie Joan trascorrono presso il cottage di Miss Marple a St. Mary Mead le festività natalizie e sono tutti ospiti del capitano Bantry e della moglie Dolly per il pranzo di Natale. Oltre a loro l'immancabile Sir Henry Clthering e i Dashwood, il maggiore Carlton, la moglie Esme e il nipote Ronald, cacciato da Oxford per il gioco d'azzardo.

    Subito prima di mettersi a tavola Mrs Dashwood si accorge che le sue preziose perle sono sparite e scatena il finimondo. Viene chiamata la polizia e sembra che il colonnello Bantry dovrà mettere mano al portafogli per risarcire personalmente i Dashwood dal momento che viene accusato della sparizione un suo domestico, e pare che l'assicurazione del gioiello sia scaduta.

    Ma a Miss Marple non la si fa sotto il naso. Rimasta a Gossington Hall per la notte a causa della neve, sorprende Mrs Dashwood che tenta di recuperare le sue perle da una corona di vischio appesa in salotto.

    Si tratta infatti di una messinscena: la mattina di Natale, mentre sono tutti in chiesa, Ronald deve consegnare le perle ad un complice esterno. Il maltempo però manda a monte il piano così Ronald disfa la collana, brucia il filo, nasconde le perle nella corona di vischio fermandole con degli spilli e butta il fermaglio dalla finestra.

    L'idea però non è farina del suo sacco. Per tutta la permanenza a Gossington Hall infatti passa il tempo a leggere e sarà proprio la sua lettura a suggerirgli il nascondiglio perfetto per le perle. Si tratta di Hangman's holiday, una raccolta di racconti di Dorothy L. Sayers del 1933.

    Un racconto senza omicidio ma che non fa rimpiangere questa mancanza.


    Miss Marple. Dodici nuovi misteri - La scomparsa

    La raccolta di nuovi racconti chiude decisamente col botto con ques'ultimo racconto di Leigh Bardugo, che ha dato un segno molto forte.

    Miss Marple è a Londra a casa di Raymond ma preferirebbe decisamente essere nel suo confortevole cottage. In risposta ai suoi desideri arriva la telefonata di Dolly Bantry che la prega di rientrare immediatamente a St. Mary Mead perchè c'è bisogno di lei: Micheal, il figlio dei Barnsley-Davis, nuovi proprietari di Gossington Hall, è sparito a una settimana dalle nozze e con lui sono spariti anche dei gioielli.

    Contenta di rientrare prima del previsto, Miss Marple acconsente alla richiesta dell'amica. Appena rientrata a casa cerca di rimettersi al passo su quello che è accaduto in paese in sua assenza e scopre che è morta una ragazza, Genevieve, suicida, e che le due vicende sono legate.

    Micheal infatti ha "messo nei guai" Genevieve e se ne è lavato le mani. La ragazza si è confidata con Dolly, che decide di affrontare il ragazzo minacciandolo di rivelare tutto alla famiglia. Purtroppo lui passa ai fatti e le mette le mani al collo. A Dolly non resta che afferrare il bollitore e colpirlo.



    A quel punto decide di far sparire il corpo seppellendolo in giardino, ecco perchè di lui non c'è più traccia. Miss Marple ovviamente mette insieme tanti piccoli indizi e scopre tutto.

    Indubbiamente Leigh Bardugo è quella che ha osato più di tutte col suo racconto, facendo addirittura commettere un omicidio a Dolly Bantry, anche se per legittima difesa. Peccato però che poi decida di occultare il cadavere

    Certo, non l'ha fatto commettere a Miss Marple, però la cara vecchietta decide di coprire la sua amica e le propone di andare con lei alle Canarie, dove Raymond l'ha invitata a passare l'inverno, e dove non sarà difficile, al ritorno, affermare di aver visto qualcuno che sembrava proprio Micheal.

    Questo è decisamente il mio racconto preferito dei dodici proprio perchè rompe gli schemi e ci propone una visione più moderna di Miss Marple e degli abitanti di St. Mary Mead.

    E alla fine aveva ragione Miss Marple fin dall'inizio: la natura umana è uguale dappertutto. E aggiungerei che nessuno è al di sopra di ogni sospetto.

    lunedì 25 marzo 2024

    Chi è l'uomo vestito di marrone?

    Per la tappa di Marzo della #ReadChristie2024, l'ultima dededicata agli anni Venti, ho letto L'uomo vestito di marrone, pubblicato nel 1924, uno dei titoli meno apprezzati delle opere di Agatha Christie.

    Per me è stata una rilettura ma, avendolo letto più di 20 anni fa, non ricordavo assolutamente nulla, nemmeno se mi fosse piaciuto. Convinta che, se l'avessi detestato ne avrei avuto ricordo, ho iniziato ottimisticamente la lettura.

    La vicenda si sviluppa attorno al personaggio di Anne Beddingfield, una giovane donna rimasta orfana per la prematura morte del padre, stimato antropologo. Anne quindi, dal piccolo paesino inglese d'origine, si trasferisce a Londra, ospite dell'avvocato del padre, per cercare lavoro.

    Qui incappa in quello che apparentemente può sembrare un incidente: nella stazione della metropolitana di Hyde Park un uomo cade sui binari. Un altro, vestito di marrone, dichiarandosi medico, esamina il corpo e non può fare altro che constatarne il decesso.

    Anne rimane molto colpita dall'accaduto ma è piena di dubbi. Tanto per cominciare il sedicente dottore, a ripendarci, non sembrava per niente un dottore. Poi lei stessa ha visto la vittima cadere dalla banchina dopo aver messo un piede in fallo per uno spavento, causatogli dalla vista di qualcuno, probabilmente dietro di lei. Ma chi? Potrebbe trattarsi proprio del "dottore"? Inoltre quest'ultimo, allontanandosi dopo l'incidente ha perso un foglietto, che Anne ha prontamente raccolto, con la scritta: 17.1 22 Kilmorden Castle. Ma che significa?

    Anne scopre che il Kilmorden Castle è un piroscafo che salperà da Southampton di lì a pochi giorni, alla volta del Sudafrica. Decide quindi di lasciare Londra e investire tutti i suoi averi per comprare un biglietto: si imbarcherà perciò sul Kilmorden Castle dove conoscerà i vari passeggeri, legando in particolare con Suzanne Blair e il capitano Race.

    Ad un certo punto deciderà di mettere Susan a parte della sua "indagine". Ma insieme riusciranno a scoprire chi è l'uomo vestito di marrone e a ritrovarlo?

    Il mio giudizio su questo romanzo è ampiamente positivo anche se, posso dirlo senza fare spoiler dato che è una costante Christiana, incappiamo nell'immancabile storia d'amore, questa volta meno campata per aria del solito però.

    E voi cosa avete letto questo mese?

    E se avete letto, adesso o in passato, L'uomo vestito di marrone, cosa ne pensate? 

    domenica 4 febbraio 2024

    "L'assassinio di Roger Ackroyd", o forse dovremmo dire l'assassino?

    Quest'anno la #ReadChristie2024, come abbiamo visto, è improntata sulle varie decadi del lavoro di Agatha Christie e ovviamente si parte dagli anni '20, quando Agatha pubblicò il suo primo romanzo Poirot a Styles Court (The mysterious affair at Styles).

    Ormai sappiamo tutti che questo romanzo fu il risultato di una scommessa con la sorella Madge. Dopo la lettura de Il mistero della camera gialla di Gaston Le Roux (1908), Agatha confidò a Madge che le sarebbe piaciuto cimentarsi nella scrittura di un romanzo poliziesco.

    Madge, poco convinta del successo dell'impresa, sfidò la sorella a scrivere un romanzo e pubblicarlo. Il resto possiamo dire che è storia.

    Per il mese di Gennaio della #ReadChristie2024 ho letto L'assassinio di Roger Ackroyd, del 1926, sicuramente uno dei romanzi più famosi e anche controversi della Christie.



    L'intera vicenda si svolge in un paesino dove tutti si conoscono e sanno tutto di tutto, anche se forse qualcuno un po' prima e un po' più degli altri: King's Abbot.

    Di recente però il Villino dei Larici è stato affittato ad uno straniero dedito alla coltivazione delle zucche. Nessuno è ancora riuscito a scoprire nulla sul suo conto ma noi lo conosciamo benissimo. Infatti, anche se in paese tutti pensano che il suo nome sia Porrot e qualcuno addirittura lo crede un parrucchiere in pensione, si tratta in realtà del celeberrimo investigatore belga Hercule Poirot, ritiratosi a vita privata.

    La storia si apre con la morte della signora Ferrars, spinta al suicidio da un ricatto. La donna infatti, innamorata di Roger Ackroyd e decisa a liberarsi del gretto marito, un anno prima lo aveva avvelenato. Qualcuno però sapeva e da un anno la ricattava.

    Prima di morire la donna confida la tragedia che sta vivendo ad Ackroyd, il quale non la prende molto bene. Alla signora Ferrars non resta che farla finita, affidando il nome del ricattatore e la preghiera di vendicarla ad una lettera per Ackroyd. Lettera che purtroppo segnerà il destino di Ackroyd stesso, che morirà pugnalato nel suo studio, prima di poterla leggere.

    Ma perché questo romanzo è stato così criticato? All'epoca della pubblicazione Agatha Christie fu accusata di aver imbrogliato i lettori.

    Si tratta di un romanzo così noto che ritengo tutte le persone interessate al genere conoscano il nome dell'assassino, ma se non siete fra queste e/o non avete ancora letto il libro, allora non proseguite oltre se non gradite SPOILER.

    Il romanzo è narrato in prima persona dal dottor James Sheppard, che abita accanto al Villino dei Larici insieme alla sorella Caroline, vera anima di King's Abbot.

    È lo stesso Sheppard a raccontarci che Ackroyd l'aveva invitato a cena a villa Fernly la sera della sua morte e in un colloquio privato nel suo studio lo aveva messo a parte delle confidenze ricevute dalla signora Ferrars appena il giorno prima. E proprio mentre il dottore era in compagnia del signor Ackroyd, Parker, il maggiordomo, gli aveva consegnato, insieme all'altra posta, la lettera della signora Ferrars.

    La lettera era stata consegnata alle nove meno venti. Erano esattamente le nove meno dieci, quando lo lasciai senza che lui l'avesse letta. Esitai un attimo, con la mano sulla maniglia della porta, domandandomi se avevo fatto tutto quello che potevo.

    Queste parole del capitolo IV del dottor Sheppard sono la chiave di tutto il romanzo. Perché in quei dieci minuti il dottore ha ucciso Roger Ackroyd.


    Così l'assassino è dunque il dottore. Ma non solo, è anche colui che ricattava la signora Ferrars e l'ha spinta al suicidio. Nel ruolo di medico, il dottor Sheppard aveva avuto modo di capire che il signor Ferrars non era affatto morto di morte naturale.

    Ma il dottor Sheppard è anche il narratore, ruolo che normalmente nei romanzi con Poirot spetta al capitano Hastings. Ruolo che solitamente i lettori sono abituati a considerare al di sopra di ogni sospetto

    Ecco perché inizialmente sembra che Agatha Christie abbia imbrogliato, venendo meno a un patto non scritto con il lettore. Vedremo comunque che lo farà ancora.

    Ma rileggendo il romanzo, conoscendo già il nome del colpevole, gli indizi ci saltano agli occhi, uno sopra tutti la frase citata prima. Il dottore si guarda indietro per vedere se tutto è a posto: Ackroyd è morto, la lettera della signora Ferrars è sparita e tutto è come deve essere al momento del ritrovamento del cadavere. 

    Il dottore se ne va indisturbato dal luogo del crimine ma ha già un piano per ritornare ed essere sul posto al momento della scoperta del delitto. Incarica un suo paziente di chiamarlo ad una certa ora la sera stessa: la telefonata sarà la scusa per tornare a villa Fernly affermando di avere ricevuto la notizia che Roger Ackroyd è stato assassinato.

    Alla fine del romanzo tutti i particolari vengono messi ognuno al proprio posto da Poirot, chiamato ad indagare dalla nipote di Ackroyd, il quale accusa il dottor Sheppard dell'omicidio. Ma è davvero così? Non tutti ne sono convinti. 

    Pierre Bayard scrive un saggio molto interessante a questo proposito, Chi ha ucciso Roger Ackroyd (1998) in cui mette in dubbio la colpevolezza del dottore. In effetti i punti oscuri restano tanti.

    Per cominciare, Bayard si chiede come potesse il dottore essere sicuro che la signora Ferrars avesse scritto una sola lettera in cui lo accusava del ricatto. Avendo intenzione di suicidarsi perché limitarsi ad una sola lettera all'amato invece di denunciarlo anche alla polizia? In questo caso l'omicidio di Roger Ackroyd non avrebbe risolto il problema. 

    Inoltre l'alibi che il dottore si è costruito (mai termine fu usato più a proposito), e cioè il dittafono modificato per attivarlo ad un orario preciso, richiedeva una premeditazione maggiore di quella che è possibile dalla cronologia degli eventi. Inoltre abbiamo visto che difficilmente il dottore poteva disporre di privacy in casa propria: tenere nascosto qualcosa a Caroline non era certo possibile.

    E ancora, la sera del delitto il dottore si è recato a villa Fernly con, dentro la valigetta, un dittafono, un'arma portata da casa e le scarpe di Ralph Paton. Più che una valigetta da medico sembra che avesse con sé la borsa di Mary Poppins. Per fortuna nessuno dei presenti si è sentito male nel corso della cena. Non credo che ci sarebbe stato il posto per altro nella valigetta del dottore!

    Infine Bayard ci fa notare che il dottor Sheppard non ha mai affermato di aver ucciso Ackroyd, ma solo di averne avuto l'intenzione. Avrebbe avuto davvero il coraggio di arrivare fino in fondo?

    E allora chi? si chiede Bayard. Qualcuno che ha una posizione di visibilità nella storia ma che nessuno sospetta. Qualcuno non presente alla cena a villa Fernley ma comunque in grado di recarvisi per avere un colloquio con Ackroyd all'insaputa di tutti. Qualcuno che, grazie alla sua rete di informatori, è al corrente delle vicende personali di casa Ferrars e della posta che entra ed esce da quella casa. In una parola Caroline Sheppard!

    Ovviamente Caroline ha ucciso per proteggere suo fratello, che era effettivamente il ricattatore della signora Ferrars. E il dottore, per proteggere sua sorella porrà fine alla sua vita con una dose di Veronal.

    Quindi che decidiamo di seguire la tesi di Poirot, che identifica nel dottore l'assassino, sia che decidiamo invece di dubitare seguendo Bayard, questo resta uno dei miei romanzi preferiti di Agatha Christie.

    E voi cosa ne pensate? Avete sospettato del dottore leggendo o invece eravate orientati su altri e la soluzione non vi ha convinto?




     



    mercoledì 27 dicembre 2023

    Tutti pronti per la #ReadChristie2024?

    Anche il 2024 avrà la sua #ReadChristie!

    Ed ecco finalmente svelato il tema: quest'anno il focus della challenge #ReadChistie2024 sarà il lavoro di Agatha Christie nelle varie decadi della sua attività.



    L'anno sarà diviso in 4 trimestri e per ognuno potrà essere letta ogni opera scritta o pubblicata nella decade o decadi assegnate.

    Libero spazio quindi alle prime avventure come alle ultime, ai romanzi e ai racconti e, perché no, alle opere teatrali. Potremo passare l'anno coi più gettonati Poirot e Miss Marple, ma anche avventurarci in compagnia di Parker Pyne o di Tommy e Tuppence.

    Quest'anno non ci sarà quindi un movente da cercare o un'arma del delitto da prendere in considerazione. E nemmeno una destinazione per la nostra avventura. Non sarà più richiesto un protagonista particolare o una tipologia di delitto. Quest'anno tutto è concesso, a patto che sia stato scritto o pubblicato nella decade giusta!

    Ecco qui lo schema con le decadi da seguire nei vari mesi e anche l'indicazione della scelta fatta da @officialagathachristie:

    •  Gennaio, 1920: Poirot a Styles Court
    •  Febbraio, 1920: Avversario segreto
    •  Marzo, 1920: Il mistero del treno azzurro
    •  Aprile, 1930: La morte nel villaggio
    •  Maggio, 1930: La serie infernale
    •  Giugno, 1930: 10 piccoli indiani
    •  Luglio, 1940-50: Alla deriva
    •  Agosto, 1940-50: Un delitto avrà luogo
    •  Settembre, 1940-50: Le due verità
    •  Ottobre, 1960-70: Assassinio allo specchio
    •  Novembre, 1960-70: Sono un'assassina?
    •  Dicembre, 1960-70: Gli elefanti hanno buona memoria

    Io non vedo l'ora di cominciare. Come al solito seguirò la challenge insieme a Davide e Marco di @radicalging, Sara di @istantanea_di_un_libro, Laura e Chiara di @sisters.books e tutto il gruppo TelegramEd ecco l'elenco di quello che leggeremo noi quest'anno: 

    •  Gennaio, 1920: L’assassinio di Roger Ackroyd
    •  Febbraio, 1920: Hercule Poirot indaga
    •  Marzo, 1920: L’uomo vestito di marrone
    •  Aprile, 1930: Miss Marple e i tredici problemi
    •  Maggio, 1930: Assassinio sull’Orient Express
    •  Giugno, 1930: La morte nel villaggio
    •  Luglio, 1940-50: C’è un cadavere in biblioteca
    •  Agosto, 1940-50: Corpi al sole
    •  Settembre, 1940-50: Poirot e la salma
    •  Ottobre, 1960-70: Un cavallo per la strega
    •  Novembre, 1960-70: Passeggero per Francoforte
    •  Dicembre, 1960-70: Il caso del dolce di Natale e altre storie


    Ci sono anche un paio di titoli poco amati dai fan della Christie. Non devo nemmeno dirvelo, sapete già che si tratta de L’uomo vestito di marrone e Passeggero per Francoforte.

    L’uomo vestito di marrone l'ho già letto ma inutile dire che non ricordo nulla. Mentre invece Passeggero per Francoforte non l'ho mai letto e sono proprio curiosa di vedere se è terribile come dicono tutti.

    Siete pronti per immergervi in un anno di letture di Agatha Christie? E vi piacciono le scelte fatte? Se non fossero di vostro gusto non preoccupatevi, quest'anno ce n'è veramente per tutti i gusti.

    Qual è la vostra decade preferita? Ne avete già scelta una? Scegliere è davvero difficile. Fatemi sapere quale preferite.

    Buona #ReadChistie2024 a tutti!